Quando si dice che i sogni possono diventare realtà; il matrimonio del Re del Bhutan con una studentessa di origini borghese ne è la prova!
Una cerimonia emozionante durata tre giorni che ha visto come unici protagonisti Lei, Jetsun Pema, un ‘affascinante studentessa universitaria ventunenne senza nessuna ombra di “Sangue Blu”, e Lui, Jigme Khesar Namgyel Wangchuck, trentunenne, laureato in scienze politiche a Oxford, sovrano del Bhutan.
Rispettata in pieno il cerimoniale come da tradizione buddista.
Il rito è stato celebrato da Je Khempo, capo spirituale del Re dietro un gigantesco arazzo ritraente re Zhabdrung, monaco battagliere fondatore del regno. A fare da scenario all’evento è stato un momastero del XVII secolo situato nella capitale himalayana. Al centro dell’attenzione le tradizioni, gli sfarzosi abiti e i rituali dei monaci. Dopo una sequenza di offerte propiziatrici, bevuto un calice di ambrosia, il sovrano, è sceso dal suo trono e dirigendosi verso la fidanzata, le ha posato sul capo una coroncina di seta ricamata. Sono così iniziati i festeggiamenti tra trombe, sbandieratori, tamburi ed un corteo di monaci.
I protocolli di corte sono così diversi da quelli che siamo abituati a vedere ultimamente, nessuna analogia con i matrimoni dei principi Alberto di Monaco e William. Nessuna testa coronata, nessun capo di Stato era presente alle nozze. Gli abitanti del posto, indossano orgogliosi gli abiti tradizionali. Il “kira”, un camicione di seta e gonna lunga per le donne e il “gho”, una specie di kimono indossato con lunghi calzettoni per gli uomini.