L’organo genitale femminile si chiama vagina, i nomignoli che le vengono attribuiti qualche volta ne richiamano la forma, per esempio fiorellino richiama la forma a tulipano, cosiddetta anche a bocciolo.Erroneamente si crede che l’anatomia della vagina sia invariabile, non è così!
La forma della vagina non è sempre la stessa, varia da donna a donna.
Esistono almeno 4 forme diverse di vulve; in pratica la vagina della donna ha caratteristiche sue proprie per cui si può avvicinare di più a una tipologia e di meno a un’altra. Oltretutto la condizione del microcircolo venoso, la gravidanza e il parto possono mutare la forma della vagina e il suo aspetto complessivo.
Qui di seguito vedremo anche quando la vagina è indicatore di salute venosa e quando è opportuno fare riferimento al medico.
La prima distinzione anatomica tra una vagina e un’altra è di carattere interno e non esterno, riguarda il canale vaginale.
Il canale vaginale rappresenta quello spazio anatomico che porta dalla vulva all’utero, è interessato nel rapporto intimo, è centrale nella vita riproduttiva della donna, ed è il tratto ultimo in cui il bambino transita durante il parto spontaneo.
La lunghezza interna del canale vaginale è variabile, ciò rende una vagina diversa dall’altra. Il range medio di lunghezza è variabile tra 7,5 e 9 cm circa.
La lunghezza del canale vaginale non incide sull’atto intimo né sul piacere, peraltro nemmeno la forma incide su questo, mentre sul piacere e sulla pienezza dell’intimità può rilevare la salute della vulva.
Il canale vaginale è all’interno estremamente flessibile e ciò garantisce la piena adattabilità dell’organo femminile a quello maschile.
Esistono 4 tipi di vulva, anatomicamente distinti tra loro in base alla forma della vagina
A rendere le vagine diverse tra loro sono prevalentemente le grandi e piccole labbra, ovvero le parti anatomiche deputate a proteggere accesso all’interno della vagina.
1å possibile forma della vagina, cosiddetta a Barbie
Nella vagina a Barbie le piccole labbra sono “piccole” rispetto alle grandi labbra e pertanto rimangono perfettamente inserite all’interno delle grandi labbra.
2å possibile forma della vagina, cosiddetta a tenda
Nella vulva a tenda le labbra minori, le piccole labbra, trasbordano sulle grandi (sono cioè più lunghe), fuoriuscendo penzolano come delle tende. La fuoriuscita delle piccole labbra può essere più o meno evidente a seconda di quanto queste superino in lunghezza le grandi labbra.
Questa tipologia anatomica di vulva è molto comune
3å possibile forma della vagina, cosiddetta “a ferro di cavallo”.
In questa tipologia di vulva la parte alta della vagina, quella che è immediatamente collocata sotto l’addome, risulta più larga al punto da esporre alla vista le piccole labbra; la vulva va poi chiudendosi man mano che si procede verso il basso.
La forma della vagina richiama quella di un ferro di cavallo.
4å possibile forma della vagina, cosiddetta a tulipano o bocciolo di fiore.
E’ questa la forma di quelle vulve caratterizzate solo da una leggerissima sporgenza delle piccole labbra lungo l’intera superficie delle grandi labbra.
A differenza della vulva a tenda, qui le piccole labbra non penzolano ma semplicemente si intravedono.
Ecco quando la donna deve fare attenzione alla forma della vagina
Se una donna è incinta o se soffre di varici e\o disfunzioni venose, la donna deve prestare attenzione a eventuali anomali rigonfiamenti intorno alla vulva e in prossimità delle piccole e grandi labbra. Se dopo i rapporti intimi la vulva si gonfia è bene consultare il medico, detto rigonfiamento potrebbe essere il sintomo di una disfunzione venosa.
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