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Perdite da impianto in gravidanza: come si riconoscono e quanto durano

di Monia Uliana

12 Dicembre 2017

Cosa sono e come si riconoscono le perdite da impianto che possono presentarsi all’inizio di una gravidanza?

 

Diciamo subito, per sgomberare il campo da qualsiasi inutile paura, che nelle primissime settimane della gravidanza possono presentarsi delle perdite di sangue; possono mettere in allarme la donna ma il più delle volte sono fisiologiche.

 

Queste perdite quando sono fisiologiche prendono il nome di perdite da impianto.

perdite da impianto in gravidanza

Nei vari forum di medicina e maternità presenti in internet le domande sulle perdite da impianto sono molto frequenti.

I dottori rispondono in maniera molto esaustiva per aiutare tutte le donne che hanno dei dubbi a riguardo.

 

Vita da Mamma ci tiene a precisare che in caso di perdite ematiche è sempre consigliabile contattare il proprio ginecologo: in gravidanza tranquillità vuole che la donna resti pulita, l’amenorrea ovvero l’assenza di ciclo o perdite consistenti rappresenta la normalità. Perciò in presenza di macchie un controllo e un consulto non è mai superfluo.

 

Cosa sono le perdite da impianto

 

Il ciclo mestruale dura all’incirca 28 giorni. In alcune donne ha una durata inferiore o superiore. A metà di questo ciclo ha inizio il periodo chiamato periodo fertile in cui appunto avviene l’ovulazione. Da questo momento si hanno un paio di giorni affinché gli spermatozoi fecondino un ovulo e avvenga così il concepimento.

 

L’ovulo fecondato poi deve percorrere il tragitto dalla tuba all’utero, luogo in cui l’embrione finalmente procederà con l’annidarsi per crescere e formarsi nei successivi nove mesi di gestazione.Questo annidamento può ingenerare delle perdite di sangue chiamate appunto perdite da impianto.

 

Ecco quindi che queste perdite sono frutto di piccoli traumi provocati dai cambiamenti che fin da subito si hanno internamente in una gravidanza.

 

Come riconoscere le perdite da impianto

 

Le perdite da impianto possono passare inosservate e essere confuse con uno spotting premestruale. Esse però hanno caratteristiche ben precise che aiutano la donna a riconoscerle.

 

  • Colore. Il colore può variare dal rosso al marrone. Nel caso in cui l’impianto sia recente il colore sarà più rossastro. Se invece è già passato del tempo ecco che il sangue sarà di colore marrone (sangue “vecchio”).
  • Consistenza. Le perdite da impianto non hanno la stessa consistenza di un flusso mestruale. Infatti sono perdite molto più scarse e che tendono a ridursi fino a scomparire in breve tempo.
  • Sintomi. Queste perdite fisiologiche sono asintomatiche. Bisogna precisare però che alcune donne presentano sintomi molto simili all’arrivo delle mestruazioni. Questi fastidi non sono collegati alle perdite da impianto ma possono essere provocati dalle modifiche che l’utero sta affrontando per la gravidanza avviata.

 

Quanto durano le perdite da impianto

 

Le perdite di annidamento durano da qualche ora ad un massimo di un paio di giorni. Essendo strettamente provocate dall’impianto infatti hanno una durata molto breve.

 


Questo può essere un chiaro aiuto per distinguerle dallo spotting pre ciclo. Lo spotting pre ciclo infatti ha una durata più lunga che sfocia poi nel flusso mestruale. Le perdite da impianto invece diminuiscono fino a scomparire in breve tempo.


Fonte immagini Ingimage con licenza d’uso



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