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Famiglia poliamorosa: 1° bimbo con due papà e una mamma

di Federica Federico

22 Giugno 2018

E’ sempre più difficile stabilire i limiti entro cui il costume sessuale moderno possa (o peggio ancora debba muoversi) perché con sempre più forza e orgoglio ciascuno (individuo singolo o gruppi sociali) segue l’istinto. Le difficoltà maggiori intervengono quando le scelte individuali debbono confrontarsi con gli interessi dei minori, in Canada si è imposta all’attenzione di un giudice del tribunale di Terranova una situazione del tutto peculiare: una famiglia poliamorosa.

famiglia poliamorosa 2 pappà e una mamma

Il giudice ha riconosciuto a tre adulti non sposati la patria potestà su un bambino nato nell’ambito della loro famiglia, cosiddetta poliamorosa.

 

Per famiglia poliamorosa si intenderebbe, dunque, quel nucleo di adulti costituito da più partner stabili, ma non sposati, che convivono e insieme costituiscono stabilmente una famiglia.

 

Nel caso di specie, i tre adulti (due uomini e una donna) avevano chiesto all’anagrafe canadese di essere registrati insieme come genitori legali di un bambino nato all’interno della loro famiglia “poliamorosa”. La richiesta era stata respinta per due ragioni di fatto:

 

  • in punto di legge la poligamia non è riconosciuta in Canada;
  • solo un uomo e una donna possono essere registrati legalmente come padre e madre di un minore, e queste figure non possono sdoppiarsi.

 

I presupposti di legge indicati dai responsabili dell’anagrafe canadese sono stati stravolti dal giudice che ha dato agli eventi una lettura orientata alla cura dei supremi interessi del bambino:

 

il giudice non ha negato la legittimità dei rapporti poliamorosi in Canada; a differenza della bigamia e della poligamia non c’è un vincolo legale che statuisca un matrimonio, i rapporti che regolano la famiglia poliamorosa sono una scelta conscia di più adulti che decidono di vivere come una famiglia.

 

Il giudice Robert Fowler della divisione famiglia di una Suprema Corte canadese ha ammesso che quella rappresentata dai due papà e dalla mamma fosse una famiglia, sebbene una famiglia poliamorosa.

 

La paternità biologica del bambino non è nota, questo dato di base dimostrerebbe che emotivamente i membri di quel nucleo familiare poliamoroso si sentono tutti coinvolti nella nascita e, pertanto, si sentono tutti genitori.

 

Secondo il giudice, negare a questo bambino la doppia parentela paterna non sarebbe nel suo miglior interesse, all’opposto lo priverebbe di un figura che per lui è educativa e stabilmente di riferimento.

 

Una decisione come questa può rappresentare un “importante” (per non dire pericoloso) precedente:

 

nel confronto con la società comune, il bambino vivrà una condizione familiare fuori dalla norma ed è difficile prevedere in che modo verrà percepita da tutti;

 

in caso di conflittualità tra i genitori, la presenza di un adulto in più (quindi di un altro cuore e di un altro sentimento) rischierebbe di aggravare i processi decisionali e di gestione del bambino;

 

nel momento della metabolizzazione e della maturazione dei modelli comportamentali come questo bimbo intenderà le relazioni sentimentali?

 

Dall’altra parte c’è l’amore quel bene supremo che tanto difficilmente l’uomo decodifica e comprende. Da sempre c’è chi dice che non siamo nati monogami.

 

Tu cosa ne pensi? Qual è la tua opinione sulla famiglia poliamorosa? Segui la discussione su Facebook e lascia un tuo commento (QUI).

 


Fonte immagine www.storyblocks.com con licenza d’uso.



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