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Sopravvissuto al crollo del ponte di Genova: futuro papà miracolato

di Maria Corbisiero

16 Agosto 2018

Precipita dal viadotto Morandi ma riesce miracolosamente a salvarsi dopo un volo di 40 metri, rimasto sospeso nel vuoto per oltre 30 minuti, aggrappato alla vita con una speranza nel cuore, quella di veder nascere suo figlio.

Questa è la storia di Gianluca Ardini, commerciante genovese di 29 anni sopravvissuto al crollo del ponte di Genova avvenuto poco prima delle ore 12:00 di martedì 14 Agosto.

 

Sopravvissuto al crollo del ponte di Genova: futuro papà miracolato.

 
sopravvissuto al crollo del ponte di Genova
 

“E’ un miracolo, non riesco a trovare un’altra parola”.

Ancora sotto shock per quanto accaduto al suo compagno, padre del bambino che porta in grembo che nascerà il prossimo Settembre, Giulia Organo prova a rispondere alle domande dei giornalisti.

Il suo fidanzato è sopravvissuto al crollo del ponte di Genova, una tragedia nella quale hanno perso la vita 39 persone (bilancio ancora provvisorio), di cui 3 bambini, e ne sono rimaste ferite 16, di cui 9 in condizioni gravi.

 

Stando al racconto di Giulia, Gianluca stava effettuando l’ultima consegna, era infatti diretto a Vóltri, quartiere situato all’estrema periferia occidentale del capoluogo ligure, quando il suo furgone è precipitato giù dal viadotto restando però bloccato a circa 20 metri da terra, incastrato fra i pilastri di cemento armato del viadotto Morandi.

“Appeso, non riusciamo a capire ancora come – ha spiegato la futura mamma – a oltre 20 metri di altezza, è caduto giù per una quarantina, con il furgone, e forse è rimasto incastrato tra le macerie, neppure lui riesce a ricordare perfettamente”.

 


 

Sopravvissuto al crollo del ponte di Genova, il giovane futuro papà sembra sia rimasto aggrappato alla vita con un’unica speranza nel cuore, quella di poter veder nascere suo figlio. La gravidanza di Giulia ha infatti superato il traguardo degli 8 mesi e a breve la coppia potrà stringere tra le braccia il loro bambino.

“Gianluca è rimasto aggrappato – spiega Giulia al quotidiano locale – io credo anche per la volontà di vedere nascere suo figlio, e mentre si trovava appeso sono arrivati i pompieri, gli hanno detto di restare immobile, perché qualsiasi movimento avrebbe potuto scatenare un nuovo crollo, e poi lo hanno tirato giù”.

Sopravvissuto al crollo del ponte di Genova, Gianluca ha riportato una lussazione alla spalla. Non ce l’ha fatta invece il suo collega, deceduto in seguito alla caduta.

 

 
 


 
 
 

Fonte: Genova24



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