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Sisu: la parola che incarna lo spirito Finlandese

di Federica Federico

10 Settembre 2018

Il traduttore di Google non troverà una corrispondenza italiana alla parola finlandese sisu, dall’estone la tradurrà come andare.

 

Qualcuno potrà dire che il significato è simile alla resilienza umana (ovvero alla capacità umana di resistere ai cambiamenti assorbendoli senza accusare conseguenze dannose).

 

Sisu rappresenta un atteggiamento che vuol dire coraggio, tenacia, determinazione, affermazione, riuscita e speranza, ma anche molto altro, ovvero tutto quanto di positivo si possa incamerare in una sola parola sintetizzabile nell’ “andare avanti affrontando le avversità”.

sisu termine finlandese

Da dove viene la parola sisu?

 

L’origine etimologica non è nota, la sua popolarità è invece precisamente databile:

 

secondo il New York Times, la definizione sisu è diventata polare e amata durante la guerra d’inverno del 1939 – 1940. Allora la Finlandia subì l’invasione sovietica dinanzi alla quale dovette mostrare estrema resistenza e tenacia.

 

Sul TIME dell’8 gennaio 1940 rimbombò la parola sisu (che poi è stata mutuata anche fuori dalla Finlandia come emblema e mix di quegli atteggiamenti di vita appena descritti):

 

I finlandesi hanno una cosa che loro chiamano sisu. È un insieme di spavalderia e coraggio, di ferocia e tenacia, capacità di continuare a lottare quando la maggior parte della gente si sarebbe già ritirata, e di lottare con la volontà di vincere. I finlandesi traducono sisu con “lo spirito finlandese”, ma è una parola molto più profonda.

 

Nello stesso numero e articolo del TIME, alla situ veniva ssociata anche la vittoria del finlandesi sui sovietici:

Nel territorio disabitato che forma la maggior parte della frontiera russo-finlandese tra il Lago Ladoga e il Mare glaciale artico, i finlandesi hanno avuto assolutamente la meglio.” (Time Magazine, 8 gennaio 1940)

 

La sisu nella guerra d’inverno del 1939 – 1940

 

L’invasione sovietica del territorio finlandese fu la diretta conseguenza della dichiarazione di guerra che l’unione Sovietica mosse alla Finlandia il 30 novembre 1939, tre mesi dopo dall’inizio della Seconda Guerra Mondiale. Il conflitto durò soltanto 105 giorni, complice l’avversità del territorio finlandese, i militari russi dovettero soccombere.

Nota come la “Guerra d’inverno” , quella battaglia sembra già scritta: i finlandesi avevano a disposizione pochissimi soldati, non erano debitamente equipaggiati né preparati; all’opposto l’esercito sovietico contava 2,5 milioni di soldati professionalizzati e dotati di carri armati e sofisticati aerei.

 

Sisu divenne il motto del coraggio dietro le trincee.

 

La storiografia racconta che sisu divenne la parola del coraggio, il termine capace di rinvigorir gli animi e alimentare la speranza.

 

La spiegazione ragionevole della disfatta sovietica è stata data in considerazione delle avversità climatiche e delle difficoltà di movimento e orientamento nella foresta.

 

Non è escluso però che lo spirito finlandese della sisu abbia avuto un peso su questa vittoria.

 

La sisu è un buon esempio per i bambini e i giovani ragazzi

 

E’ bene raccontare ai giovani la storia della sisu come una parabola moderna della tenacia. Forza di volontà, determinazione, perseveranza, resistenza di fronte alle avversità e fiducia in se stessi

possono rappresentare potenti armi per superare sfide difficili e arrivare ad ambite mete.


Fonte immagini:it.123rf.com con licenza d’uso.



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