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Brutta esperienza in volo per Clio MakeUp e Grace

di Federica Federico

29 Settembre 2018

E’ stata una delle esperienze di viaggio più umilianti, avvilenti e disarmanti mai vissute, è così che la visagista e YouTuber Clio MakeUp descrive il suo ultimo volo da Milano verso New York City:

attraverso un lungo e dettagliato post Instagram, Clio denuncia un viaggio aereo mortificante, assolutamente irrispettoso del benessere della sua bambina in volo, ghettizzante e difficile.

Brutta esperienza in volo per Clio MakeUp

Brutta esperienza in volo per Clio MakeUp

Claudio, il marito di Clio, e la famosa star del web hanno deciso di raccontare la loro mortificante esperienza perché “un mondo senza empatia è vuoto ed è carico solo di odio”, queste le loro stesse parole.

Grace, salita a bordo con mamma e papà, ha pianto un pochino prima di riuscire ad abbandonarsi al sonno, d’altronde nel corso di un viaggio aereo lungo otto ore persino gli adulti vorrebbero piangere!

 

A quanto pare, qualcuno tra i passeggeri si sarebbe però lamentato esortando l’hostess a “risolvere il problema”. Così una bambina, sua mamma e suo padre – praticamente un’intera famiglia – sono stati relegati in coda all’aereo, oltre la sala passeggeri, su una panchina dell’area bar\bagni e sono rimasti lì per metà viaggio, circa quattro ore.

Brutta esperienza in volo per Clio MakeUp, il racconto pubblico di quanto accaduto è doveroso perché le famiglie non possono essere trattate con così poca empatia e con tanta scarsa tolleranza!

Durante un viaggio aereo i bambini piccoli hanno bisogno di comprensione perché vedono restringersi intorno a loro gli spazi vitali; allo stesso modo i genitori perdono molte delle loro facoltà di accudimento perché materialmente non dispongo degli strumenti e dell’ambiente più favorevole per mettere il bimbo a suo agio. A ciò si aggiunga che l’aereo è un ambiente promiscuo carico di suoni, odori, sensazioni che non sempre il bambino riesce a decodificare, fino al punto che qualcosa può ingenerare pianto, ansia, apprensione o nervosismo nel piccolo viaggiatore.

Se questo disagio potenziale del bambino viaggiatore è reale, è pur vero che il mondo degli adulti dovrebbe essere composto da individui tolleranti, sufficientemente maturi da comprendere che la stabilità emotiva di un bambino non è gestibile senza passare attraverso piccole crisi e qualche lacrima.

Il racconto dettagliato della brutta esperienza in volo per Clio MakeUp fa luce proprio sull’intolleranza che inquina e corrompe il mondo degli adulti.

Ciò che più d’ogni altra cosa rattrista il lettore, sia esso o meno un ammiratore di Clio, è l’indifferenza verso cui questo mondo procede senza curarsi affatto delle conseguenze che hanno i numerosi atteggiamenti di rifiuto e emarginazione con cui oramai “trattiamo gli altri”.

La discriminazione, concetto che fonda il razzismo, sostiene le guerre, l’odio e l’ira del mondo, riguarda sempre più ambiti del vivere civile ed è in sè è sempre più figlia dell’aridità del cuore umano.




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