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Melania Rea notizie: Salvatore Parolisi vuole vedere la figlia, Vittoria a casa dei nonni Rea

di Dott. Giuliano Gaglione

25 Ottobre 2011

melania rea parole per la figliaMelania è morta, uccisa violentemente, Salvatore Parolisi, il marito, è detenuto con l’accusa di essere il colpevole, l’assassino della madre di sua figlia.

I Nonni Rea ed il fratello della defunta si prendono cura della nipotina rimasta sola.

Il padre Salvatore Parolisi vorrebbe vederla, al momento l’incontro sarebbe possibile solo conducendo Vittoria in carcere. Ciò posto, cos’è più giusto per questa bimba rimasta senza mamma Melania?

Il Nostro esperto psicologo, il Dottor Giuliano Gaglione, ci aiuta a considerare un diverso aspetto del caso Rea: la tragedia della morte di Melania ha una seconda Vittima che è la figlia Vittoria, tragicamente e precocemente privata dell’affetto più grande ovvero della sua mamma.

Ecco le considerazioni del Dottor Gaglione:

La piccola Vittoria Parolisi è stata affidata temporaneamente ai nonni: passaggio di dimora per una fanciulla da poco nata, la quale volente o nolente avverte un cambiamento di aria: non sarà più Melania Rea notizie: Salvatore Parolisi vuole vedere la figlia, Vittoria a casa dei nonni Reacircondata da mura domestiche a lei familiari, ma da un ambiente “altro” il quale indiscutibilmente le un fornirà sostegno e affetto che purtroppo le saranno negati a vita dalla madre scomparsa e di cui la piccola Vittoria non ha alcuna colpa.

Se consideriamo la massima secondo cui “il contesto modifica il sistema”, in casa dei nonni Rea si assiste ad una trasformazione dell’assetto familiare in cui non esisterà più il “noi due”, bensì il “noi tre”, anzi, in maniera piuttosto fantasiosa oserei affermare che in tale dimora padroneggerà il “noi quattro” visto che i membri di questo contesto domestico sono il nonno, la nonna, la piccola Vittoria e la quarta ospite è la relazione che si instaura tra i tre.

Nonostante la bambina sia senza dubbio accolta amorevolmente dai genitori della mamma prematuramente scomparsa, ella dovrà adattarsi ad un nuovo stile di vita, ad un nuovo contesto in cui trascorrere le sue giornate e tale meccanismo mentale non è dei più semplici.

La letteratura ci insegna che a 2 anni, età attuale della piccola Vittoria, i piccoli iniziano a possedere una rappresentazione abbastanza limpida di sé e degli altri, previa tuttavia una fase neonatale in cui una figura di riferimento, definita caregiver (spesso è  Parolisi vuole vedere la figlia, Vittoria a casa dei nonni Reala madre), abbia fornito ai figli in misura costante affetto, fiducia e sicurezza, in un’unica parola AMORE.

Se consideriamo che in questo arco di vita Vittoria Parolisi abbia subito la tragedia della perdita della madre, episodio di cui non è completamente consapevole ma che comunque ha spezzato un legame in fase di stabilizzazione, a 24 mesi la piccola si ritrova ad essere soggetto, anzi, purtroppo oggetto di una realtà frammentaria, in cui il concetto di “continuità” è deficitario.

Se in una famiglia con bambini piccoli il trasferimento in una nuova casa viene considerato come una fase non proprio serena perché improvvisamente svanisce quella stabilità creatasi dalla routine quotidiana, lo stress di questa nuova situazione viene comunque “ammorbidito” dall’affetto e dal senso di protezione genitoriale.

In una bambina in cui non è stato trasmesso in modo continuo e dalla stessa persona tale senso di affetto, l’adattamento ad un nuovo ambiente, abitato sì da persone familiari e protettive, ma diverse dalla madre, non risulta essere dei più rosei.

Tuttavia non bisogna mai disperare e considerare la vita della piccola come segnata perennemente dal dolore e dall’amarezza; Melania Rea notizie: Salvatore Parolisi vuole vedere la figlia, Vittoria a casa dei nonni Reaarriveranno momenti in cui Vittoria avvertirà fortemente la mancanza della mano materna che le si protende verso di lei come ancora di salvezza: saranno questi i momenti in cui tutte le persone che le amano saranno prontamente disponibili a circondarla di gioia di vivere e amore, trasmettendole costantemente la speranza di affacciarsi alla realtà con fede e desiderio di realizzazione personale.

Grazie a questo continuo supporto Vittoria riuscirà a crescere con una forza d’animo non indifferente perché, sulla scia degli insegnamenti e dell’amore trasmesso dalle persone a lei care, potrebbe essere in grado di rimboccarsi con tenacia le maniche e superare a testa alta i momenti di difficoltà, mantenendo viva la sua voglia di esistere in questo mondo, con dignità, proprio come credo avrebbe desiderato sua madre.



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