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Aggressione a Simona Rocca: chi è veramente il suo stalker

di Federica Federico

06 Febbraio 2019

L’immagine di Simona Rocca, così come appare sul suo profilo Facebook, è quella di una mamma di famiglia, sorridente accanto al marito e ai figli. Il mio sguardo da mamma, in particolare, si è fermato su di loro, i bambini:

 

Simona, 40 anni come me, è mamma di due bambini, come me ha postato foto in vacanza, foto delle sue piccole “pesti”, abbracci col marito e vecchie immagini che ripercorrono un lungo amore familiare.

aggressione a Simona Rocca

Perché sono andata a fare le pulci a profilo di questa donna, disgraziata e sfortunata? L’ho fatto perché, nella giornata di ieri, dopo la pubblicazione della notizia dell’ aggressione a Simona Rocca, sulla Fanpage di Vita da Mamma (Fanpage pubblica con più di un milione di utenti) alcune mamme hanno lamentato una ignobile “imprecisione dei mezzi di informazione” :

 

l’ aggressione a Simona Rocca non è stata “giustificata” da una relazione finita male.

 

Mario D’Uonno non era l’ ex di Simona, come dicono i giornali e come si dice in Tv, ma era solo una persona (disturbata e ossessionata) che Simona aveva conosciuto sul lavoro.

 

Simona è sposata ed ha due figli, nessun familiare parla di una relazione con il suo aggressore.

 

Così, mentre l’ aggressione a Simona Rocca sconvolge per brutalità e atrocità, mentre il papà della donna dichiara di non sapere nulla di quest’uomo e la cugina ne parla come di uno squilibrato, senza fare riferimento alcuno ad una relazione, su Facebook scendono in campo le amiche per affermare con forza che mamma Simona è felicemente sposata e non ha avuto rapporti sentimentali con quest’uomo.

 

E’ una follia. E’ un mondo malato, troppo malato. Non sapevo niente e non so di preciso cosa sia successo”: sono queste le poche parole proferite a “Mattino Cinque” dal padre di Simona Rocca.

 

Aggressione a Simona Rocca, la mamma di Vercelli è in condizioni critiche ma stazionarie

 

Simona ha ustioni diffuse sul 45% del corpo, probabilmente il danno da bruciatura poteva essere peggiore se la donna non avesse avuto la prontezza di togliersi i vestiti, ma sta di fatto che nel rogo della sua auto, questa mamma e moglie, poteva morire.

 

Il suo aggressore era il suo stalker, più volte Simona, sorretta anche dal marito, lo aveva denunciato. Sabato era anche stato emesso un provvedimento cautelare che teoricamente avrebbe dovuto impedire a Mario D’Uonno di entrare in contatto con Simona, tuttavia questo stesso provvedimento è rimasto pure teoria poiché il D’Uonno non è mai stato rintracciato dai Carabinieri che avrebbero dovuto notificarglielo.

 

La giornalista di Pomerigio Cinque, documentando il caso in un servizio andato in onda ieri, ha sostenuto che il D’Uonno non avesse una fissa dimora, ultimamente dormiva anche in macchina, e proprio questi stato di cose lo avrebbe reso irreperibile per la notifica.

 

Ebbene, proprio in macchina, con a bordo anche la sua arma, ovvero una tanica scarica di benzina, Mario D’Uonno ha raggiunto il parcheggio dell’Oviesse dove lavora Simona e l’ha brutalmente tratta in trappola. L’ha aggredita verbalmente e fisicamente, ha cosparso la su auto di benzina, l’ha spinta dentro e ha appiccato il fuoco.

 

Aggressione a Simona Rocca, le parole di Mario D’Uonno

 

E’ colpa di Simona, è lei che mi ha reso insopportabile la mia vita“, D’Uonno aveva paura del processo per stalking e si sentiva tradito dalla vita per aver perduto, in conseguenza alle denunce, il porto d’armi e quindi la possibilità di esercitare la sua attività professionale di guardia giurata.

 

Ma l’ aggressione a Simona Rocca è opera di un delirio d’amore?

 

D’Uonnno parla di un raptus, difficile crederci siccome in macchina aveva una tanica di benzina. In collegamento telefonico con “Pomeriggio Cinque”, la cugina di Simona, dichiara:

 

Io presumo che lui abbia perso la testa per lei ed essendo stato rifiutato – poiché è una persona disturbata – non ha potuto accettare questo rifiuto.

 

Sia chiaro che la cugina parla solo di rifiuto, non di passata relazione o ex lasciato, nemmeno ne parla il papà. Eppure la stampa insite sulla teoria della relazione finita, forse solo Simona e suo marito potranno fare chiarezza in modo definitivo in merito al ruolo del D’Unno.

 

 

Sta di fatto che anche una fonte stampa locale ha dato voce alle dichiarazioni delle amiche di Simona NovaraToday scrive : “L’uomo che ha dato fuoco a Simona non era il suo ex ma uno stalker“.

 

Rispetto all’ aggressione a Simona Rocca, è una questione di verità e di rispetto stabilire il vero ruolo di Mario D’Uonno nella vita della donna. L’auspicio è che la stampa si sforzi di dare la migliore informazione possibile.

 

Intanto tutta la vicinanza va a questa mamma come noi che lotta per tornare alla sua famiglia, forza Simona!



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