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San Martino castagne e vino: festa 11 novembre

di Dott.ssa Annamaria Del Vecchio

10 Novembre 2011

San Martino festa 11 novembreLa festa di San Martino non deve essere solo la festa dei grandi: San Martino castagne e vino, quindi non deve ridursi solo a motivo per incontrarsi a cena per arrostire e per bere vino novello.

Quale tradizione è da trasmettere ai nostri bambini in quest’occasione? E come raccontare ai più piccoli la festa e le sue origini?

Sicuramente l’uso dei racconti e delle poesie sono fondamentali per spiegare eventi, giorni, narrazioni storiche e novelle …. Attraverso la favola o la poesia il “riferimento storico – culturale” che è una cosa alquanto astratta per un bambino – soprattutto se molto piccolo – diviene tangibile e realmente comprensibile.

Il racconto così per i bambini diventa mezzo attraverso il quale conosce la realtà, sollecitare l’immaginazione e, anche, un mezzo di conoscenza del mondo. I primi narratori del mondo sono sicuramente i genitori e poi gli insegnanti … la scuola è di fatto una seconda famiglia.

Come raccontare di San Martino ai nostri piccoli?

Raccontiamolo con una poesia!

San Martino di L. Cerutti

Per la campagna triste e lontana
gelida soffia la tramontana.
Martino scende dal suo destriero
c’è un poverello lungo il sentiero…
Non ha vestito, casa non ha,
a riposarsi come farà?
Il cavaliere toglie il mantello,
metà lo dona al poverello.
Oh, meraviglia: si rompe il cielo…
E si diffonde dolce un tepore,
qua e là tra l’erba rispunta il fiore.
Dal cielo scende, premio divino,
sempre l’estate di San Martino.

 

 

Questa la storia di San Martino il quale alla vista di un mendicante mezzo nudo decise di tagliare a metà con la sua spada il mantello che lui stesso portava sulle spalle.

Dopo questo gesto si narra che il cielo divenne sereno e il clima diventò mite e più caldo dando vita alla comunemente conosciuta estate di san Martino.

È importante insegnare i buoni valori, le buone tradizioni e i buoni gesti ai bambini e ciò lo si può fare anche attraverso le poesie, le canzoni e le storie. Con l’immaginazione il bambino crea un mondo ispirato ai valori che gli vengono trasmessi e se tutti i bambini immaginassero un mondo migliore ecco che crescendo potrebbero diventare uomini e donne più fiduciosi, più sereni e positivi ….. uomini e donne di sani valori per un mondo più onesto.

Cari genitori approfittate di ogni piccola festa, di ogni ricorrenza per ricacciarne il buono che in essa vi è e trasmetterlo ai vostri piccini.

 

 

San Martino di Carducci

La nebbia agli irti colli
piovigginando sale,
e sotto il maestrale
urla e biancheggia il mar;

ma per le vie del borgo
dal ribollir de’ tini
va l’aspro odor dei vini
l’anime a rallegrar.

Gira su’ ceppi accesi
lo spiedo scoppiettando:
sta il cacciator fischiando
su l’uscio a rimirar

tra le rossastre nubi
stormi d’uccelli neri,
com’esuli pensieri,
nel vespero migrar.

Questa la poesia che sicuramente riemerge nella mente di molte persone, molte mamme e papà, forse una delle poche rimaste impresse e fisse. Ora tocca ai nostri piccini impararla, soprattutto, adesso che è San Martino.

È una delle poesie più belle di Ungaretti il quale ha saputo rendere benissimo l’idea dell’aria che in questi giorni si respira e dei profumi che si sentono.

San Martino castagne e vino: festa 11 novembreParla di nebbia che sciogliendosi lentamente una lieve pioggerellina risale le colline spoglie delle foglie ormai cadute. Quasi si riesce ad ascoltare il mare che rumoreggia frangendosi sulle rocce della scogliera creando onde con schiuma bianca leggendo il testo.

Dai tini nei quali stanno a fermentare i vini novelli fuoriesce un forte odore che raggiungendo gli animi dei cittadini li rallegra.

Altra scena tipica di questo periodo è quella della brace del focolare, fuoco che si sente scoppiettare dalla caduta del grasso della cacciagione mentre il cacciatore resta sull’uscio a guardare in silenzio stormi di uccelli che paragonandoli alle rosse nubi del tramonto appaiono quasi neri… proprio come i suoi pensieri che vorrebbe tanto mandar via… i pensieri tipici di ogni uomo… di ogni famiglia.

Questa la spiegazione da dover dare ai propri bambini di fronte ad un’ opera letteraria mai fuori moda come questa, attraverso la quasi si evincono tradizioni, suoni, odori genuini, situazioni familiari come quella dello stare tutti insieme vicino al camino, cosa che oggi si è perduta … presi da mille impegni noi genitori scappiamo e preferiamo a volte stare in silenzio anche a tavola durante la cena.

Ricondiamoci di queste parole, di questi odori e dall’affetto che traspare attraverso la nostra immaginazione dagli occhi del cacciatore.

Un grazie particolare anche a Fiorello che ha saputo rendere questa poesia molto e molto moderna:



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