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12 bambini sfortunati da non dimenticare a Natale

di Federica Federico

17 Dicembre 2020

Il Natale è la migliore occasione per i bambini per sperimentare il bene, tutta la festa è ispirata a questo sentimento al quale si combinano amore, pace e perdono.

Sebbene l’abitudine più frequente è quella di vivere il Natale nelle sue forme più commerciali, sarebbe bello introdurre i bambini a pratiche più “umane” e collegate alla tradizione originaria della festa.

Vitadamamma propone di dedicare un pensiero o una preghiera, a seconda della vostra fede e sensibilità personale, a quegli angeli che furono bambini sfortunati e sofferenti e che sono volati in cielo prematuramente lasciando su questa terra un’impronta d’amore.

12 bambini sfortunati da non dimenticare a Natale.
12 bambini sfortunati da non dimenticare a Natale.
Diritto d’autore : rfranca ©123RF.com ID Immagine : 115805447 con licenza d’uso.

12 bambini sfortunati da non dimenticare a Natale, una preghiera per loro.

Se pensate che pregare per i bimbi defunti possa intristire i nostri figli, permettetemi di farvi notare che la preghiera non lascia alcuno spazio alla mestizia:

  • il bambino che prega per i meno fortunati fa esperienza col dolore guardandolo da una distanza di sicurezza;
  • capisce che per parte sua è fortunato a vivere nella gioia e nella salute,
  • esercita la sua empatia e il suo altruismo.

A ciò si aggiunga che noi mamme e papà, per primi e come adulti, diamo il buon esempio educando i figli a rivolgere un pensiero a chi è meno fortunato.

I nostri 12 bambini sfortunati da non dimenticare a Natale

Ricordiamo 12 bambini meno fortunati che meritano un pensiero amorevole in questi giorni di festa … perché l’atmosfera del Natale li raggiunga tra le nuvole, perché l’eco del loro amore si manifesti ancora e la loro sofferenza insegni a tutti noi a gioire della vita.

Sarebbero tanti e tanti di più i bimbi da menzionare, ma abbiamo scelto un numero con un valore profondo nella religione cattolica, il numero 12.

  • 12 sono gli anni che aveva Gesù quando sedette al centro del Tempio circondato da sapienti e diede loro prova della sua straordinaria saggezza;
  • 12 sono gli apostoli;
  • 12 sono le ceste dei pani e dei pesci riempite da Gesù nel miracolo della moltiplicazione;
  • nella Via Crucis la 12esima stazione è quella della morte di Gesù.

12 bambini sfortunati da non dimenticare a Natale, un pensiero o una preghiera per loro. I 12 nomi da “cercare tra le stelle”:

1. Elisa Pardini – la bimba guerriera che ha lottato contro la leucemia morendo prima di compiere 6 anni e dopo 2 trapianti che non le sono valsi la vita. Elisa si è spenta nella sofferenza, in quella stanza d’ospedale che ha abitato, continuamente, sottoposta a cure e trattamenti, per tre lunghi anni senza mai uscire dal Bambin Gesù di Roma. Papà Fabio e mamma Sabina continuano a vivere nel nome del suo amore ricordando l’esempio straordinario che Elisa è stata, sorridente e speranzosa anche contro le sofferenze.

 

2. Gioele Mondello – il bimbo di 4 anni morto nelle capanne di Caronia – Sicilia – con la sua mamma Viviana. Quello di Caronia è tutt’ora un giallo, la morte è avvenuta in circostanze ancora non del tutto chiare. Papà Daniele lotta per la verità da quel maledetto 3 agosto scorso.

 

3. I gemelli Elena e Diego – i gemellini di Gessate (Milano) uccisi dal papà nella notte tra il 27 e il 28 giugno scorso. La loro vita è stata recisa a 12 anni per mano di un padre che non accettava la separazione dalla moglie.

4. Alessia e Martina Capasso -le due sorelline di Latina uccise dal papà Luigi Capasso, l’uomo dopo aver gravemente ferito l’ex moglie Antonietta Gargiulo le sottrasse le chiavi di casa e, lasciando la donna morente sulla rampa del garage, si diresse all’appartamento che era stato la loro casa familiare, lo violò e carico di rabbia, con furia inaudita mise fine alla vita delle figlie. Non cedendo ad alcuna trattativa, il Capasso infine rivolse contro se stesso la medesima arma con cui aveva sparso il sangue delle sue bambinaie e si uccise. Era il 28 febbraio del 2018.

 

5. Jaxon Buell – il bimbo affetto da micro-idranencefalia, nato senza una porzione di cranio. Durante gli accertamenti ecografici i medici avevano consigliato alla mamma di abortire, le avevano prospettato una “non vita” per la sua creatura, secondo loro Jaxon sarebbe stato come una farfalla dai pochi battiti d’ali e la sua vita sarebbe stata brevissima.

A discapito di ogni previsione Jaxon ha convissuto con la sua malformazione spegnendosi il 1° Aprile all’età di 5 anni.

 

6. Julen Rosello – il bambino morto nel ventre della terra dopo essere caduto in un pozzo incustodito nelle campagne di Totalán a Malaga. Julen è deceduto a due anni di vita, era il gennaio 2019. La storia triste della sua famiglia, già colpita da un feroce lutto, ha toccato l’opinione pubblica nel profondo: mamma Victoria e papà Josè avevano già perso un figlio colpito da infarto e dopo la morte di Julen hanno dovuto affrontare persino il dolore dell’aborto spontaneo.

 

7. Le gemelline gettate nel del Tevere da Pina Orlando, la loro mamma a sua volta morta suicida in quelle gelide acque – nate premature e con gravissimi problemi fisici, queste due anime pure sono morte insieme alla loro mamma che non ha saputo resistere al dolore e alla sofferenza di una genitorialità tanto desiderata ma così fortemente travagliata, i fatti risalgono al dicembre del 2018.

 

8. Yara Gambirasio – una figlia dell’Italia intera morta in un campo isolato, trovata tra le sterpaglie dove è stata portata dal suo stesso assassino con l’intenzione di abusare della sua bellezza e della sua giovinezza. Yara è volata in cielo a 13 anni nel dicembre 2010.

 

9. Alfred, Alma e Agnes e tutti gli altri bambini morti negli attacchi terroristici della Pasqua 2019 in Sri Lanka.

 

10. Vittoria – la bambina affetta da DIPG, glioma diffuso intrinseco del ponte, una forma tumorale inoperbile invalidante e fortemente aggressiva. Questo piccolo angelo ha guadagnato le sue ali e preso la via del cielo lo scorso agosto.

 

11. Alby Davis – il bambino morto soffocato a causa di una pallina rimbalzina. Era il marzo 2018 e Alby stava per compiere 4 anni, quella pallina rappresentava un anticipo della sua festa di compleanno, si è bloccata nella trachea del piccolo soffocandolo e portandolo alla morte in pochi drammatici minuti.

 

12. Alessandro Favilla – Alessandro ci ha lasciati il 25 ottobre 2012 Il piccolo faticava a parlare, aveva il fiato corto ed era evidentemente in uno stato di affaticamento ingiustificabile per un bimbo di soli 10 anni, presenta i sintomi di una bronchite insistente e più e più volte i suoi genitori si erano recati fiduciosi dai medici nel tentativo di comprendere cosa stesse accadendo al piccolo. Nessuno però riscontrava problemi particolari e Alessandro veniva rimandato a casa ogni volta fino a quando è morto soffocato nell’abbraccio disperato dei suoi genitori. Tre i medici condannati in primo grado.



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