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Kevin Polidoro: affetto da rara malformazione, servono 29mila euro

di Federica Federico

04 Febbraio 2021

Aggiornamento al 10 Marzo, ore 12:24 – Kewin Polidoro è arrivato in America, in queste ore mamma Zamira e il suo bambino inseguono il sogno più grande: salvare quella gambina rara, ma preziosa.

 

Kewin Polidoro è arrivato in America

Kewin Polidoro è arrivato in America
@gofundme.com

Kewin Polidoro ha raggiunto l’America

L’annuncio dello sbarco in America arriva dal giornalista delle Iene Matteo Viviani : a Miami Kewin è prossimo a subire un delicato intervento che si prefigge di scongiurare l’amputazione della gamba. Il volo, la permanenza in America e le cure sono stati merito di una grande onda di solidarietà in cui la rete ha avuto un ruolo determinante.

 

La mamma ha raccolto i mezzi economici per inseguire la speranza e affrontare il viaggio, l’auspicio, adesso, è che questo piccolino e la sua famiglia raccolgano anche tutta la nostra speranza e le nostre preghiere. Qui di seguito la storia del piccolo Kewin, la ragione del suo viaggio e la fragile specialità della sua gambina da salvare.


 

Kevin Polidoro è un bimbo di 4 anni, immaginate un bambino di quell’età: qualsiasi mamma si figura una corsa, un pallone che fugge in avanti inseguito da due piedini veloci, tanti salti sul lettone di mamma e papà e mille capriole, ma per questo piccolino le cose stanno diversamente poiché una delle sue gambine è “rara”, così tanto rara da impedirgli tutto quello che ci siamo immaginate per una bimbetto della sua età.

 

Mamma Zamira, la giovane madre di Kevin Polidoro, cerca l’aiuto e la solidarietà di tutti per evitare al suo bambino l’amara sorte dell’amputazione dell’arto malformato. Ma procediamo con ordine e raccontiamo la storia di Kewin Polidoro dalla sua nascita.

 

Kevin Polidoro, la speranza americana.

Kewin Polidoro, la speranza americana.
Diritto d’autore : Alis Gheorghe Leonte
© 123RF.com ID Immagine: 19341249 con licenza d’uso.

Una speranza per Kevin Polidoro c’è ed è in America.

 

Era il 5 dicembre del 2017 quando, a Torino, veniva alla luce Kevin. Nessun genitore è mai veramente preparato alla nascita di un figlio, al carico di responsabilità e impegno, ma men che meno lo si è quando la nascita non è accompagnata da perfetta e buona salute. Dinnanzi alla malattia di un neonato subentrano paura, ansia, bisogno di risposte e ancora maggiori necessità di cura, tempo e risorse.

 

Quel 5 dicembre Kevin manifestò subito a tutti la sua condizione: malgrado l’assenza di una diagnosi prenatale, venne alla luce con una grave malformazione alla gamba destra.

 

I sintomi, evidenti, della condizione di Kevin Polidoro e le relative conseguenze.

 

L’aspetto di Kevin nasconde un insieme di concause anatomiche e funzionali presenta:

  • un piedino gravemente torto,
  • assenza di tibia e rotula nell’arto inferiore compromesso dalla malformazione,
  • una gamba più corta dell’altra oltre che piegata verso l’interno,
  • femore bifido, ovvero caratterizzato da una biforcazione sulla parte terminale (sulla punta).

 

Quella di Kevin Polidoro è una condizione patologica rarissima, il cui nome clinico è Emimelia Tibiale e la cui ricaduta si stima essere pari a un nato su 1000.000.

 

 

Ricordate il bimbo di 4 anni che corre dietro un pallone o salta a perdifiato sul lettone? Ebbene quel bambino non è Kevin, non può esserlo nemmeno lontanamente perché lui, solo per potersi mettere in piedi e incominciare a camminare, si è già sottoposto a molti interventi chirurgici invasivi e delicati.

 

La speranza di Kevin Polidoro arriva da una flessione del ginocchio che ne garantirebbe l’estensione e quindi darebbe al bambino la possibilità di mettersi in piedi mantenendo un equilibrio sufficientemente stabile per camminare.

 

In Italia questa strada non è praticata da nessuno specialista, complice l’estrema eccezionalità della condizione del bimbo, nel nostro paese la sola via prospettata alla famiglia è stata l’amputazione dell’arto con successivo uso di protesi artificiale.

La protesi artificiale, però, rappresenta un’esperienza complessa aggravata dal fatto che la gamba “posticcia” è sempre tesa, senza contare il gravame dell’intervento e la componente psicologica della perdita dell’arto.

 

L’amputazione è una estrema ratio a cui non si può cedere, soprattutto se oltreoceano vi è chi dà un’alternativa ai bambini in questa stessa condizione. Impossibile trascurare l’opportunità di preservare la struttura e la fisiologia del piccolo corpo di Kevin.

 

In America, l’intervento di flessione del ginocchio viene eseguito dall’equipe del Dott. Paley presso il Paley Institute in Florida.

 

E’ qui, al Paley Institute, che i genitori di Kevin Polidoro vogliono portarlo.

 

Qual è la speranza che il Paley Institute offre al piccolo Kevin? Sono previsti due interventi da eseguire nell’arco di sei mesi; durante il periodo di tempo che intercorrerà tra la prima e la seconda operazione, Kevin dovrà portare un fissatore esterno alla gamba. Per questo bimbo e per la sua famiglia si prospetta una lunga permanenza negli Stati Uniti, più precisamente un duraturo soggiorno nei pressi dell’istituto dove Kevin sarà seguito e monitorato con costanza.

 

La stima del costo complessivo del viaggio, della permanenza e delle spese mediche si aggira intorno ai 500.000 mila euro circa.

 

Per raccogliere i fondi necessari a salvare la gambina di Kewin, la sua vita di bimbo libero e la sua serenità, che la mamma chiede a tutti di divulgare la storia di suo figlio, di donare, se possibile, e di incentivare le persone che possono a contribuire.

 

Non c’è tempo da perdere, l’aiuto per Kevin Polidoro deve arrivare subito. Perchè?

 

Il Dottor Paley ha già visitato il bambino, preso atto della sua condizione e del suo stato di salute lo ha ritenuto idoneo all’operazione. Kevin Polidoro è atteso in Florida l’8 marzo per la visita pre-operatoria, il 10 marzo dovrebbe entrare in sala operatoria.

 

La mamma fa sapere che i biglietti, così come gran parte delle spese per gli interventi e la fisioterapia, ci sono! Ma, a circa un mese dalla partenza, mancano ancora 29.000 euro.

 

Nessuna mamma può rimanere inerme dinanzi a Kewin, sembra essere lui stesso a richiamare il nostro aiuto. L’appello dunque è a donare, anche poco ciascuno si può contribuire al raggiungimento di un grande obiettivo comune. Questo bimbo ha diritto a conservare la sua gambina e a correre felice verso il futuro!

 

 



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