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Troppi giocattoli fanno male ai bambini

di Federica Federico

03 Marzo 2021

Troppi giocattoli fanno male ai bambini, l’eccesso di giochi (che possiamo definire anche“strumenti di gioco” o “stimolazioni”) concorre a creare un ambiente dispersivo in cui il bimbo non è messo in condizione di concentrarsi in modo creativo e coinvolgente.

 

Dare, soprattutto dare molto, non è sempre proficuo.

I bambini non hanno solo bisogno di ricevere in grande quantità e materialmente: più che di abbuffate di giocattoli, loro necessitano di un ambiente libero e sicuro in cui possano ricercare, sperimentare, mettere alla prova la fantasia e assaporare le nuove esperienze con entusiasmo.

 

La crescita dei bambini passa anche attraverso le emozioni e le condizioni ambientali in cui noi genitori li caliamo sono fondamentali. I giocattoli rappresentano materia del loro apprendere, così come è tale anche lo spazio della cameretta in cui vivono e giocano.

 

Troppi giocattoli fanno male

Troppi giocattoli fanno male.
Diritto d’autore : Yuliya Shangareeva ©123RF.com

 

Sindrome del bambino con troppi giocattoli: i sintomi vanno dalle sessioni di gioco brevi ai danni ad immaginazione e creatività.

 

Maria Montessori lascia alle mamme l’eredità di un approccio semplice alla stimolazione del bambino: uno scolapasta con degli spaghetti da infilare nei fori è già un gioco, come lo sono dei bottoni, piuttosto che cucchiarelle e pentole.

 

Il primo consiglio pratico è dunque il seguente:

troppi giocattoli non servono potendo essere sostituiti anche da oggetti di uso comune. Il concetto dell’inutilità di possedere innumerevoli giocattoli deve essere metabolizzato e accettato innanzitutto dal genitore. Non di rado il regalo, che consiste quasi sempre in un gioco, interviene per compensare una nostra mancanza.

 

Abbiamo poco tempo da trascorrere col bambino, per compensare gli facciamo un regalino. Vogliamo intrattenerlo e così gli comperiamo un gioco sperando che spenda con esso parecchio del suo tempo (speranza spesso disillusa).

 

Il bene materiale, però, nè sostituisce la nostra presenza nè riesce ad occupare il tempo del bambino. In modo particolare questo scritto vuole far riflettere sul fatto che i bambini stracolmi di giochi vengono facilmente fuorviati dalla grande quantità dei materiali di cui dispongono e finiscono, pertanto, col giocare meno (hanno, cioè, sessioni di gioco più brevi e più confuse).

 

 

Un giocattolo in meno rappresenta uno spazio di creatività in più.

 

I giocattoli moderni sono comunemente estremamente finalistici, hanno colori accesi, emettono suoni sgargianti e spesso sono molto orientati al loro preciso scopo. Queste caratteristiche li rendono attraenti ma anche “invadenti”. Li definiamo invadenti perché lasciano poco all’inventiva del bimbo.

 

Diversamente, se circondato da alcuni oggetti di uso comune, proposti come giocattoli, il bambino potrà ancor di più mettere alla prova la sua creatività adattando l’oggetto al gioco e trovando per esso nuove forme forme di sperimentazione e di uso.

Una pentola, volendo tornare ancora al nostro esempio montessoriano, è un giocattolo libero che può occupare molti e diversi spazi nella mente e negli occhi del bambino, a seconda di come viene guardato dal bimbo stesso e di come viene da lui interpretato ed usato.

 

Troppi giocattoli non servono, secondo gli esperti ne bastano 4

Troppi giocattoli non servono, secondo gli esperti ne bastano 4
Diritto d’autore : Sergey Novikov ©123RF.com con licenza d’uso.

Troppi giocattoli fanno male al bambino, secondo gli esperti ne bastano 4.

 

L’Università di Toledo ha istruito uno studio specifico sull’uso di troppi giocattoli insieme e ne ha pubblicato le risultanze sulla rivista Infant Behaviour and Development.

Lo studio suggerisce che quando vengono messi nella disponibilità del bambino meno giocattoli la concentrazione e i tempi di gioco si allungano.

 

Una digressione nella pedagogia classica è d’obbligo, infatti se questo studio (relativamente recente, perché è datato febbraio 2018) dà valore sperimentato all’assunto “troppi giocattoli fanno male”, già Maria Montessori suggeriva ai genitori e agli educatori di selezionare l’ambiente rendendolo funzionale ai bisogni del bambino e alle sue competenze in crescita.

 

Perciò, prima di esporre come la ricerca universitaria è giunta alle sue conclusioni, è bene comprendere il valore pratico dell’uso misurato di strumenti di gioco, come anche del giocattolo non giocattolo.

 

Il giocattolo non giocattolo, pin modo particolare, soddisfa il bisogno di sperimentazione del bambino rendendo il rapporto con l’oggetto più proficuo e ricco di fantasia. Questo lo dimostra ancora una volta la pentola della Montessori che nelle mani di tuo figlio potrà diventare molte e diverse cose.

 

E’ sempre la Montessori ad insegnarci che con pochi giocattoli, collocati in un ambiente essenziale, il bambino affinerà più semplicemente capacità importanti, come:

  • mantenere l’ordine,
  • gestire le sue scelte,
  • avere idee chiare,
  • tenere alta l’attenzione sulle singole attività.

 

Anche tutto questo dipende dal controllo della stimolazione: in un ambiente con troppi giocattoli è difficile che il bimbo possa scegliere autonomamente, laddove scegliere equivale a considerare i propri stimoli dando ad essi una prevalenza. Un eccesso di stimoli, e qui si comprende benissimo il concetto, diventa fuorviante e può persino innervosire il bambino.

 

 

Troppi giocattoli fanno male ai bambini, la ricerca dell’Università di Toledo per come si è svolta:

 

i ricercatori dell’Università di Toledo hanno campionato 36 bambini dividendoli in 2 gruppi.

Entrambi i gruppi sono stati invitati a giocare in una stanza per mezz’ora, ma con un numero di stimolazioni diverso:

  • un primo gruppo aveva a disposizione solo 4 giocattoli,
  • un secondo gruppo ne aveva ben 16.

 

I bambini che giocavano con solo 4 strumenti hanno dato prova di molta più creatività e fantasia rispetto al secondo gruppo dimostrando che una ridotta quantità di giocattoli incide sulla qualità del gioco, nonché sulle sessioni di gioco considerate in termini di lunghezza (ovvero di tempo di gioco).

 

La qualità del gioco, complessivamente considerata, si abbassa con l’aumentare dei giocattoli a disposizione dei bambini.

In particolare, il tempo di permanenza su ogni singolo gioco, valutato bambino per bambino, è risultato essere il dato chiave: ogni bimbo del primo gruppo ha trascorso un tempo medio su ciascun giocattolo pari al doppio del tempo medio che ogni bimbo del secondo gruppo ha dedicato ai suoi giochi singolarmente considerati.

Questo vuol dire che i bambini con meno giochi a disposizione non hanno fatto altro che ingegnarsi cercando di inventare usi diversi per i materiali che possedevano, li hanno fattivamente sperimentati.

 

La sperimentazione dei materiali nell’ambiente aiuta lo sviluppo cognitivo, affina le capacità di apprendimento, prepara al problem solving, ovvero potenzia la capacità di risoluzione dei problemi, ed è uno stimolo enorme alla creatività.

 

Consigli pratici conclusivi:

  • evitate di fare o far fare troppi regali ai bambini;
  • se volte fare un regalo a vostro figlio pensate ad un libro da leggere insieme;
  • offrite ai bimbi meno giocattoli contemporaneamente, nella pratica quotidiana togliete dalla cameretta i giocattoli di troppo operando una drastica selezione;
  • nelle diverse sessioni di gioco, ricorrete anche al giocattolo non giocattolo, ovvero ad oggetti comuni che il bambino possa usare in sicurezza, lasciate, quindi, che la pentola dell’esempio montessoriano divenga batteria e produca suoni percossa dalle cucchiarelle;
  • non interferite nello sforzo del bambino mentre tenta e ritenta durante una attività di gioco, lasciatelo quanto più possibile libero di provare, sbagliare, sperimentare.

 

Come selezionare i pochi giocattoli più adatti a tuo figlio.

 

Se in casa avete molti giocattoli selezionate quelli più adatti all’età del bambino, quelli che ama di più e con cui gioca con più soddisfazione e mettete da parte gli altri; di tanto in tanto effettuate dei cambi in ragione dei suoi mutati interessi e delle sua crescente età. Lasciate spazio al desiderio.



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