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Christina Ozturk: mamma di 11 bimbi vuole altri figli

di Maria Corbisiero

05 Marzo 2021

Genitori di 11 bambini, Christina Ozturk e suo marito sono diventati famosi attraverso il web come la coppia che desidera avere 105 bambini, dichiarazione in seguito chiarita dalla donna che non ha però specificato il numero definitivo di figli che andranno ad arricchire la loro già numerosissima famiglia.

Scelte di vita forse opinabili che hanno stupito non poco gli utenti della rete e portato questi ultimi a critiche a volte eccessive e feroci.

 

Christina Ozturk: mamma di 11 bimbi vuole altri figli

Christina Ozturk: mamma di 11 bimbi vuole altri figli.
Foto diritto d’autore: Oksana Kuzmina© 123RF.com – ID Immagine: 116466571 con licenza d’uso.


 

Christina Ozturk: mamma di 11 bimbi vuole altri figli.

 

La storia di Christina Ozturk appare ai suoi stessi occhi come una moderna favola. Mamma single alla tenera età di 17 anni, la donna ha vissuto la sua prima maternità ancor prima di essere anagraficamente considerata un’adulta ed ha cresciuto la sua bambina, Vika nata l’11 novembre 2014, da sola fino a quando ha conosciuto quello che lei stessa definisce il suo principe azzurro.

 

Partita da Mosca per trascorrere una breve vacanza a Batumi, città della Georgia, la signorina Gagarkina (cognome da nubile di Christina Ozturk – ndr) ha incontrato l’uomo della sua vita, un facoltoso imprenditore 56enne di origine turca, la prima sera di villeggiatura durante una cena al ristorante.

Per la coppia è stato un vero e proprio colpo di fulmine, un amore che li ha letteralmente travolti e spinti l’uno tra le braccia dell’altro, due anime legate da un forte sentimento e dal comune sogno di avere una famiglia molto numerosa.

 

Al momento Christina Ozturk e suo marito sono genitori biologici di 10 bambini, tutti cresciuti nel ventre materno delle loro madri surrogate che hanno portato a termine le gravidanze:

 

  • Mustafa nato il 10 marzo 2020;
  • Maryam nata il 17 aprile 2020;
  • Le gemelle Alice e Irene nate il 19 aprile 2020;
  • Anna, chiamata anche Annushka o Anya, nata il 28 luglio 2020;
  • Ismail nato il 20 agosto 2020;
  • Mehmet nato il 31 agosto 2020;
  • Akhmet nato il 27 settembre 2020;
  • Lockman nato il 10 novembre 2020;
  • Olivia nata il 16 gennaio 2021.

 

“Non ci siamo fermati a 10 bambini, semplicemente non siamo pronti a parlarne ora. Ogni cosa a suo tempo – ha dichiarato la donna – Vogliamo che i bambini crescano prima un po’ perché è molto difficile dare attenzione ad un gran numero di bambini contemporaneamente”.

Come detto in apertura di articolo, la coppia è divenuta celebre attraverso la condivisione della loro storia su vari siti web e testate giornalistiche internazionali, tutti attratti dalla loro dichiarazione di voler avere 105 figli, un numero che la donna ha precisato essere non veritiero.

In un post pubblicato lo scorso 15 Febbraio sul suo account instagram, una sorta di diario familiare dove la giovane racconta la sua vita da mamma, Christina Ozturk ha precisato di aver rilasciato un’unica intervista, la sola veritiera, alla rivista femminile russa Woman.ru ed ha specificato che lei e il marito non hanno ancora deciso il numero preciso di figli che vorranno avere.

La 23enne spiega che al momento della creazione del suo profilo instagram aveva “solo” 5 bambini ed ha scelto un numero a caso per indicare quanti figli lei e il marito avrebbero voluto avere in seguito.

“Il numero 105 è servito solo come elemento accattivante nell’intestazione del profilo […] Non significa che stiamo progettando di avere 105 figli”.

Nonostante ciò, la donna chiarisce che sia lei che il marito vogliono altri bambini ma che al momento non hanno un’idea chiara sul numero di figli che renderà completa la loro prole.

 

 

Perché Christina Ozturk e suo marito hanno scelto la maternità surrogata.

 

Durante i primi giorni di conoscenza, Christina Ozturk ha rivelato al suo futuro marito il desiderio di avere una famiglia molto numerosa, un modello familiare molto simile ad un asilo, un sogno condiviso che lui ha letteralmente trasformato in realtà.

Inizialmente la giovane mamma aveva progettato di partorire i propri figli anno dopo anno, un intenso programma dall’esito incerto – tutte noi conosciamo i rischi di una gravidanza – e potenzialmente dannoso per la sua salute.

La coppia ha così deciso di optare per la maternità surrogata riuscendo ad avere 10 figli, di cui sono entrambi genitori genetici, nell’arco di un solo anno.

 

In Georgia la surrogazione di maternità (SM), meglio nota come maternità surrogata, è legale dal 1997 ed è regolata da leggi specifiche che tutelano e proteggono i genitori biologici. Più esattamente:

 

  • È consentito l’accesso alla SM solo alle coppie eterosessuali sposate;
  • La madre surrogata non è riconosciuta come madre del nascituro e non avrà alcun diritto o responsabilità legale sul bambino, tale compito spetta unicamente alla coppia designata che acquisirà doveri e oneri genitoriali sin dalla nascita del piccolo;
  • Sull’atto di nascita del bambino compariranno solo i nomi dei genitori designati e non quello della madre surrogata;
  • I genitori designati possono ricorrere alla donazione di ovuli o liquido seminale e conoscere l’identità del donatore.

 

Christina Ozturk e suo marito si sono affidati ad una clinica di Batumi per avere accesso alla maternità surrogata gestazionale. Tale programma prevede l’impianto di un embrione – realizzato con gli ovuli e il liquido seminale dei genitori designati – nell’utero di una madre surrogata che di fatto non avrà alcun legame genetico con il bambino.

 

Come racconta la donna, la scelta delle gestanti e l’intero processo della maternità surrogata è gestito dalla clinica, la coppia non conosce ne ha contatti con la madre surrogata ma si limita a comunicare unicamente con la clinica. L’unico compito dei coniugi Ozturk è quello di consultare gli esiti degli esami effettuati dalle gestanti che, per loro stessa ammissione, devono avere dei requisiti ben specifici:

 

  • Essere giovani;
  • Aver già partorito almeno una volta;
  • Non avere cattive abitudini o dipendenze;
  • Sottoporsi ad un consulto psicologico prima di aderire al programma;
  • Superare tutte le visite mediche prima di effettuare l’impianto dell’embrione;
  • Rinunciare al bimbo una volta nato (già previsto dalla legge);
  • Seguire una dieta ed un menù personalizzato elaborato da Christina Ozturk.

 

 

Il modello familiare scelto da Christina Ozturk e suo marito hanno suscitato non poche critiche elargite da persone, quelli che spesso vengono definiti haters (gli odiatori), convinte di conoscere bene lo stile di vita della coppia.

 

Pur necessitando di un aiuto giornaliero, la giovane mamma ci tiene a puntualizzare di essere l’unica persona a gestire i propri figli, prendendo per loro ogni tipo di decisione che va dall’alimentazione all’educazione, dallo sport all’insegnamento.

“Molti traggono le proprie conclusioni sulla mia vita, decidendo quanto sia bella: danno alla luce bambini per me, le tate li crescono per me e mi puliscono la casa mentre io sono in giro con le mie amiche e non ho nessuna preoccupazione”.

Per Christina Ozturk quello dipinto dagli haters è un quadro non veritiero e alquanto surreale che non rispecchia affatto la sua quotidianità. La donna infatti trascorre il suo tempo con i bambini e, quando non è con loro, organizza tutto in modo da poter avere il pieno controllo della situazione.

Ogni tata viene istruita da lei sulla gestione dei bambini, nessuna può decidere in modo autonomo ma solo eseguire in modo meticoloso i compiti a loro affidati.

“Dò istruzioni su cosa leggere ai bambini, in quale sequenza, a che ora e per quanto tempo. Se un bambino inizia a piangere, proibisco di prenderlo subito tra le mie braccia, è necessario prima calmarlo e distrarlo” spiega.

Anche i pasti sono rigorosamente controllati da mamma Christina Ozturk, ogni cosa è preparata in casa ed ha una grammatura ben specifica in modo che ogni bambino mangi una precisa quantità di cibo.

Insomma, tutto deve essere ben controllato e supervisionato dalla giovane madre che, come già detto, ha intenzione di allargare ancor più la sua già numerosissima famiglia.



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