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Neonato morto in utero: il parto di una mamma coraggiosa

di Maria Corbisiero

04 Maggio 2021

Molti telespettatori si sono detti scioccati e con il cuore straziato dopo aver visto le delicate e dolorose immagini del parto di un neonato morto in utero e di come i coraggiosi genitori hanno dovuto dire addio alla loro bambina subito dopo averla vista nascere.

 

Neonato morto in utero: il parto di una mamma coraggiosa

Neonato morto in utero: il parto di una mamma coraggiosa.
Foto diritto d’autore: Зоя Федорова© 123RF.com – ID Immagine: 58127485 con licenza d’uso.


 

Neonato morto in utero: il parto di una mamma coraggiosa.

 

La storia di Anne-Marie, di suo marito Paul e delle loro piccole gemelline è stata raccontata durante il primo episodio di “Baby Surgeons: Delivering Miracles” andato in onda lo scorso lunedì 26 aprile su Channel 4, emittente televisiva inglese.

Si tratta di una nuova serie tv che documenta e racconta il decorso di gravidanze complesse e problematiche e di come vengono seguite e trattate dall’equipe medica dell’Unità di medicina e chirurgia fetale del St George’s University Hospitals NHS Foundation Trust, ospedale con sede a Tooting, distretto del sud di Londra.

Nel corso delle puntate vengono mostrati gli interventi chirurgici più innovativi effettuati sui piccoli che si trovano ancora nella pancia della loro mamma ma anche sui bambini appena nati.

 

Anne-Marie è stata definita dai telespettatori una mamma coraggiosa dopo aver dato alla luce il neonato morto in utero e subito dopo la sua gemella sana, vivendo allo stesso tempo un dolore indescrivibile ed una gioia immensa.

La coppia ha scoperto di aspettare tre gemelli identici durante un’ecografia di controllo effettuata alla 12esima settimana di gestazione; allo stesso tempo hanno appreso che uno dei tre era purtroppo morto alla nona settimana.

 

Successivamente Anne-Marie e Paul hanno eseguito i vari controlli al St George’s Hospitals dove i medici hanno riscontrato un’importante problematica: uno dei gemelli soffriva di una condizione chiamata “Selective Growth Restriction” (sIUGR – Restrizione selettiva della crescita intrauterina).

Tale condizione si verifica quando uno dei gemelli monocoriali, ossia i gemelli che condividono la stessa placenta, non cresce come l’altro in quanto non riceve adeguate quantità di nutrimenti e di ossigeno. Nello specifico le dimensioni di una delle figlie di Anne-Marie risultavano essere la metà della sua gemella, con un forte aumento del rischio di morte.

La futura mamma ha così iniziato ad effettuare controlli ospedalieri per tre volte alla settimana ma ciò non è bastato a scongiurare il peggio. Alla 27esima settimana i medici riscontrano la presenza del neonato morto in utero, la piccola non è riuscita a sopravvivere.

 

La gravidanza è stata portata avanti fino alla 30° settimana, è stato allora che Anne-Marie ha iniziato il travaglio per dare alla luce le sue bambine. La donna ha partorito prima il neonato morto in utero, le immagini trasmesse in tv sono drammatiche, quasi surreali.

Siamo abituati a vedere e percepire la nascita attraverso il primissimo pianto del neonato ed i sorrisi dei suoi genitori, non quell’assordante silenzio che ha caratterizzato la venuta al mondo di Emily, accolta dal pianto della sua mamma e del suo papà che le hanno dovuto dire addio subito dopo averla stretta per la prima e ultima volta tra le loro braccia.

 

 

Successivamente Anne-Marie ha dato alla luce l’altra gemella, perfettamente sana ed in salute.

“Abbiamo chiamato la prima gemella Emily Marie e la seconda gemella Poppy Marie, così avrà sempre sua sorella con sé”.

Oggi la famiglia è felice ma, per sua stessa ammissione, non riesce ad assaporare appieno la gioia della genitorialità, a volte soffocata dall’immensa tristezza per il neonato morto in utero.

“Per me e Paul è ancora una sfida quotidiana venire a patti con la perdita di Emily – ha dichiarato la donna – Combattiamo quotidianamente due opposte emozioni, gioia e felicità per lo sviluppo ed i progressi di Poppy ma anche l’intensa tristezza per la vita vissuta senza Emily. Abbiamo fede che col tempo troveremo la pace”.

Dopo la messa in onda del primo episodio, il St George’s NHS Trust ha postato sul suo profilo twitter le foto delle famiglie protagoniste della puntata, qui di seguito quella che ritrae Anne-Marie, Paul e la piccola Poppy.

 

 

ATTENZIONE: Vita da mamma ha scelto di non allegare il video che ritrae la dolorosa e straziante nascita del neonato morto in utero in quanto le immagini possono turbare un pubblico particolarmente sensibile. È tuttavia possibile visualizzare il filmato cliccando sul link del sito The Sun.



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