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Napolitano, politica e lavoro ed immigrati: largo ai giovani e basta raccomandazioni

di Mamma Filo

16 Novembre 2011

Napolitano, politica e lavoro: largo ai giovani, basta raccomandazioniGiovani, lavoro ed immigrati: Posizione di Napolitano

In attesa della formazione del nuovo esecutivo, Napolitano espone alcune opinioni riguardo temi importanti come il lavoro, i giovani e gli immigrati.

Tali argomenti hanno un peso rilevante e saranno cruciali anche nell’ operato del nuovo Governo.

 

Napolitano, politica e lavoro: largo ai giovani, basta raccomandazioniL’Italia ”deve diventare il piu’ rapidamente possibile un Paese aperto ai giovani, deve offrire opportunità non viziate da favoritismi e creare per il lavoro sistemi di assunzione trasparenti. Bisogna arrivare a riconoscere l’ impegno, le effettive capacità e sostituirle alle raccomandazioni, realizzandosistemi di assunzione trasparenti che creino un vero ascensore sociale smentendo cosi’ la convinzione che le raccomandazioni servano piu’ dell’impegno personale‘.

Occorre, ha aggiunto, Napolitano ”smontare la convinzione secondo cui le occasioni siano riservate a certi ambienti”.

 

Il Capo dello Stato ha a cuore anche le condizioni e le situazioni che si trovano a vivere gli immigrati che con i loro figli italiani, aiutano il nostro Paese a “portare il fardello del debito pubblico, che senza di loro sarebbe ancora più difficile sostenere “.

Senza la loro presenza, l’ Italia sarebbe un Paese più vecchio, dati gli abbassamenti dei tassi di natalità, e avrebbe anche una minore potenzialità di sviluppo.

Secondo il nostro Presidente della Repubblica c’è bisogno di più comprensione nei riguardi dei bambini, che pue essendo nati in Italia: ” fino ai 18 anni si trovano privi della cittadinanza di un paese al quale ritengono di appartenere, e se ne dispiacciono, se ne Napolitano, politica e lavoro ed immigrati: largo ai giovani e basta raccomandazionimeravigliano, perché si sentono italiani come i loro coetanei. Lo stesso sentimento provano coloro che sono arrivati in Italia da piccoli: ritengono di avere diritto ad un trattamento che riconosca il loro percorso di vita ed educativo “.

Napolitano durante lo svolgimento dell’ annuale cerimonia per i nuovi cittadini ha portato l’attenzione sul tema dichiarando:

” Questa dei bambini e dei ragazzi è la principale questione che rimane aperta all’interno dei vari progetti di riforma della legge sulla cittadinanza. Negli ultimi venti anni, il numero di stranieri residenti in Italia è aumentato di dodici volte, ma gli immigrati che hanno ottenuto la cittadinanza sono rimasti “relativamente pochi”, anche se negli ultimi dieci anni il ritmo è aumentato. Per fortuna ormai nella comunità nazionale i figli degli immigrati non contano solo per il numero, ma anche per le capacità che esprimono “.

Finalmente si inizia ad avere una diversa opinione pubblica riguardo l’ inserimento degli stranieri nella nostra società, Napolitano continua: ” Erano già pochi e sono sempre meno coloro che considerano negativa la presenza dei figli degli immigrati a scuola con i loro figli. Quasi tutti, hanno compreso che in realtà “si tratta di una sfida e di una fonte di stimoli fruttuosi”.

 



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