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Garlasco delitto, Alberto Stasi motivata la richiesta a trent’anni di carcere

di Mamma Giò

02 Dicembre 2011

per Alberto Stasi sono stati chiesti dall'accusa 30 anni di detenzioneIl delitto di Garlasco: per Alberto Stasi sono stati chiesti dall’accusa 30 anni di detenzione, viene motivata la richiesta a trent’anni di carcere per l’omicidio di Garlasco.

Su quali basi sono stati domandati – come condanna eventuale – trent’anni di carcere per Alberto Stasi?

Secondo il procuratore generale di Milano “l’autore del fatto, Alberto Stasi, non solo ha colpito al capo più volte e con forza Chiara Poggi, sfondandole il cranio, ma non si è accontentato e ha commesso un ulteriore gesto”, quello di spingere il corpo della giovane giù dalle scale della cantina. Ciò vuol dire “il massimo dispregio, il volersi disfare di un corpo che si frappone tra lui e i suoi obiettivi, come un inutile intralcio”.

Questo è il ritratto che il procuratore generale fa di Alberto Stasi, un uomo che aveva un estremo disprezzo per Chiara, tanto da volersi disfare del cadavere, senza alcuna pietà. “Chiara evidentemente costituisce un intralcio da viva e quindi la uccide, costituisce un intralcio il corpo da morta per cui se ne libera, lo deve buttare ed agisce come se avesse il diritto di buttarlo giù per le scale del vano cantina”.

Secondo il procuratore inoltre, è possibile che l’omicidio sia sia consumato in pochi minuti, tra le 9.12 e le 9.35 del mattino del 13 agosto 2007.

Per i difensori di Alberto Stasi invece, l’orario sarebbe stato pilotato per smontare l’alibi di Alberto Stasi, che ha sempre dichiarato di essere a casa a lavorare su una tesi esattamente in quell’arco di tempo.

Si attende il prossimo martedì 6 dicembre, data in cui i giudici emetteranno la sentenza o ordineranno nuove perizie.

 



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