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Crisi economica 2011: Cameron dice no, cosa succede in Europa

di Mamma Filo

10 Dicembre 2011

Crisi economica 2011: Cameron dice no, cosa succede in EuropaL’ Inghilterra dice no!

Il lungo incontro di ieri l’altro – della serie “l’unione fa la forza“ – e protratto anche in nottata non ha portato ai risultati sperati sul raggiungimento di un accordo unanime per far riacquisire all’ Euro la credibilità e la stabilità raggiunta negli anni.

Così i 17 Paesi della moneta unica si sono distaccati, la Gran Bretagna si dissocia sancendo la frattura preannunciata negli ultimi giorni.

Il Presidente francese si dice contrariato mentre la Cancelliera tedesca si dice comunque soddisfatta perché presto il mondo avrà la dimostrazione che l’ Europa ha capito i propri errori e da essi imparerà per il futuro.

Il Primo Ministro britannico David Cameron difende la scelta del proprio Paese, definendola difficile ma buona ed inevitabile, non portando il vertice di ieri a nulla di producente per la Gran Bretagna.

I Paesi che invece hanno partecipato favorevolmente al vertice, discuteranno delle modifiche da effettuare ai trattati, anticiperanno l’utilizzo dell’ Esm, fondo salva stati, coinvolgendo attivamente la Bce , metteranno in atto delle sanzioni per le nazioni ed escluderanno i privati dalla revisione del debito raggiunto.

Crisi economica 2011: Cameron dice no, cosa succede in Europa In riferimento alla divisione dei 27 Paesi membri dell’ Unione Europea, ovviamente le considerazioni sono diverse:

la Cancelliera Merkel si dice favorevole, crede che l’ Europa resa più forte dalla presenza dell’ Euro saprà risollevarsi dalla crisi mentre invece il Professor Monti avrebbe preferito un lavoro comune per evitare ulteriori spaccature.

Il nostro Premier continua intanto ha ricevere commenti positivi da parte degli altri rappresentanti riguardo l’ iter intrapreso dal nuovo Governo che come richiesto nei Crisi economica 2011: Cameron dice no, cosa succede in Europagiorni scorsi dagli altri membri, doveva fare i compiti a casa. Carini i nostri colleghi eh? Eppure vista la situazione globale forse dovrebbero dare un’occhiata anche nei loro orticelli! E in questo senso riaffiora qualche divergenza anche nella coppia franco tedesca, i francesi sono per un approccio più soft nei modi di attuazione mentre l’idea tedesca è quella di agire tempestivamente in modo duro e severo. La Merkel invoca modifiche che conferiscano alla Commissione Europea maggiori poteri mentre invece Sarkozy vede quella di adesso, probabilmente l’ ultima chance che l’ Europa avrà prima di retrocedere drasticamente e definitivamente.

Che non inizi a cedere un pochino questo strampalato duo? Succede anche nelle migliori famiglie, no? I

n un momento così critico per l’ Europa però, c’è anche chi probabilmente muovendosi contro corrente decide di entrare a farne parte; proprio questa mattina infatti la Croazia firmerà il trattato d’ adesione, da far approvare all’ inizio del nuovo anno dalla popolazione tramite un referendum.

Scelta coraggios a o auto lesionista?

I pareri sulla questione però arrivano giustamente anche da oltre oceano, il Presidente degli Stati Uniti, Barac Obama in un colloquio telefonico con Angela Merkel ribadisce nuovamente il suo appoggio agli sforzi sostenuti dai colleghi europei nel cercare di trovare delle soluzioni durature che possano permettere l’uscita dalla crisi. Prende la parola anche il Segretario di Stato, Hilary Clinton , che pur ottimista sulla riuscita positiva del lavoro europeo,vuole che venga espresso chiaramente un piano d’ azione. E sentendo le opinioni generali, non è l’ unica ad avere questo desiderio.

Voi ne sapete qualcosa? Qual è la vostra opinione, positiva come quella della Merkel o un po’ più pessimistica come quella di Monsieur Sarkozy?



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