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Regalare un cane per natale: cuccioli di animali sotto l’albero

di Dott. Paolo Zarelli

21 Dicembre 2011

Regalare un cane per natale: cuccioli di animali sotto l'alberoRegalare un cucciolo per natale: quando Babbo Natale dona l’amico a quattro zampe

Non sono pochi coloro che decidono di regalare un cucciolo di cane come dono natalizio da trovare sotto l’albero.

Un cucciolo ispira tenerezza e ben si accosta all’idea romantica del Natale: quel batuffolo di pelo, che guarda con occhioni grandi e che aspetta solo di essere coccolato, non può che conquistare il cuore di chi lo riceve in dono.

Ma un cucciolo non è un giocattolo.

Un cucciolo è un essere con proprie esigenze e necessità. Un cucciolo si appresta a diventare un cane adulto ed entrare nella nuova famiglia in cui deve trovare spazio e una giusta collocazione. Un cucciolo va educato affinché cresca e diventi un cane equilibrato. Un cucciolo comporta investimento di tempo da parte dei membri della famiglia; deve uscire a fare una passeggiata igienica almeno 3-4 volte al giorno; va nutrito, va curato, a lui vanno rivolte attenzioni ed affetto, altrimenti soffre, perché è un essere vivente e non un oggetto: una passeggiata al parco insieme, una pallina con cui giocare insieme, una carezza data con amore….

Regalare un cane per natale: cuccioli di animali sotto l'alberoDecidere di accogliere un cane in casa significa operare una scelta con responsabilità e assumersi l’obbligo di onorare compiti cui non ci si potrà sottrarre.

Capita spesso che, trasportati dalla tenerezza che suscita il cucciolo, si decida superficialmente di prendere con se un cane. Il rischio che si cela dietro questa scelta leggera, è l’abbandono dell’animale dopo breve tempo.

Abbandonare un cane è un gesto vile che sminuisce la dignità dell’uomo e lo rende più bestia dell’animale stesso. Chi abbandona un cane compie un reato penale. Un cane regala un amore incondizionato come nessun altro essere, dipende in tutto e per tutto dal compagno di vita a due zampe che lo adotta.

Meglio ponderare la scelta, che deve avvenire dopo profonde riflessioni che portino a piena convinzione con la conseguente assunzione delle nuove responsabilità, per evitare di trovarsi in difficoltà col nuovo ospite ed accorgersi a postumi di non poterlo più tenere.

I canili sono pieni di cani abbandonati che hanno subito traumi più o meno importanti, alcuni li segneranno per tutta la vita, altri riusciranno ad essere superati grazie a una nuova adozione da parte di una famiglia che gli regalerà amore per sempre. Adottare un cane in un canile è una scelta coraggiosa e fatta col cuore. Si sottrae un povero cane da un destino piatto e grigio, fatto di un mondo visto solo attraverso le sbarre di una gabbia.

Rivolgiamo ora qualche domanda al nostro veterinario, il Dottor. Paolo Zarelli, per avere qualche delucidazione in merito.

  • Tutti si inteneriscono davanti a un cucciolo. Ma l’entrata di un cagnolino in casa comporta una riorganizzazione in famiglia poiché il cane ha la necessità di cure e attenzioni (passeggiata igienica, controlli dal veterinario, vaccini e affetto). A prescindere dalla volontà, tutto ciò comporta un dispendio di tempo e energie. Quali sono i soggetti che “possono tenere” un cane e quali coloro che sarebbe meglio evitassero?

Numerosi sono i motivi per cui si prende in considerazione di adottare o comprare un cane: cane da compagnia, cane da guardia, cane da lavoro, cane socialmente utile, ecc. In questa sede mi limiterò ad argomentare in merito all’adozione/acquisto di un animale da compagnia. Come già sottolineato sconsiglierei l’acquisto e l’adozione non adeguatamente ponderata nelle seguenti circostanze:

  1. A chi ha poco tempo da dedicare alla vita con il cane
  2. Scarsa motivazione ed empatia verso il mondo animale

Nel primo gruppo inserirei quelle persone che per vari motivi passano tutta la giornata fuori casa. Il rischio infatti, soprattutto se trattasi di cuccioli, è che al ritorno in casa, magari dopo una lunga giornata lavorativa, troppe brutte sorprese potrebbero aspettarci.

Sconsiglierei ancora l’adozione o l’acquisto di un cane anche in quelle circostanze in cui dedicare il tempo alla vita con il cane potrebbe risultare 1-	Numerosi sono i motivi per cui si prende in considerazione di adottare o comprare un cane: cane da compagnia, cane da guardia, cane da lavoro, cane socialmente utile, ecc. In questa sede mi limiterò ad argomentare in merito all’adozione/acquisto di un animale da compagnia.     Come già sottolineato sconsiglierei  l’acquisto e l’adozione non adeguatamente  ponderata nelle seguenti circostanze: 1.	A chi ha poco tempo da dedicare alla vita con il cane 2.	Scarsa motivazione ed empatia verso il mondo animale Nel primo gruppo inserirei quelle persone che per vari motivi passano tutta la giornata fuori casa. Il rischio infatti, soprattutto se trattasi di cuccioli, è che al ritorno in casa, magari dopo una lunga giornata lavorativa, troppe brutte sorprese potrebbero aspettarci. Sconsiglierei ancora l’adozione o l’acquisto di un cane anche in quelle circostanze in cui dedicare il tempo alla vita con il cane potrebbe risultare gravoso in termini di energie: famiglie con tanti bambini piccoli, aspetterei in questo caso che qualcuno dei figli diventasse maturo abbastanza e responsabile nel gestire il cane;  sconsiglierei inoltre l’adozione o l’acquisto di una cane  quando c’è forte desiderio da parte dei figli e nessuna motivazione da parte dei genitori.  Tutte queste in genere sono situazioni che favoriscono l’ABBANDONO del cane. Ancora sconsiglierei l’adozione o l’acquisto di un cane a chi prova scarsa empatia verso gli animali in genere. Questo accade quando ad essi si associa un brutto ricordo, spesso legato all’infanzia, o quando semplicemente non c’è mai stato nessun approccio al mondo animale. Il consiglio in questi casi è avvicinare le persone al mondo animale facendone percepire i piaceri gradualmente:  i risultati spesso sono sorprendenti!  Consiglio vivamente invece l’adozione o l’acquisto di un cane a chi è dotato di forte motivazione e a chi vuole conoscere il mondo animale. In questo senso tutti sono potenzialmente indicati ad adottare un cane: famiglie con figli, famiglie senza figli, giovani studenti, anziani, nessuno è escluso. Il fattore che fa la differenza è la “motivazione “!gravoso in termini di energie: famiglie con tanti bambini piccoli, aspetterei in questo caso che qualcuno dei figli diventasse maturo abbastanza e responsabile nel gestire il cane; sconsiglierei inoltre l’adozione o l’acquisto di una cane quando c’è forte desiderio da parte dei figli e nessuna motivazione da parte dei genitori.

Tutte queste in genere sono situazioni che favoriscono l’ABBANDONO del cane.

Ancora sconsiglierei l’adozione o l’acquisto di un cane a chi prova scarsa empatia verso gli animali in genere. Questo accade quando ad essi si associa un brutto ricordo, spesso legato all’infanzia, o quando semplicemente non c’è mai stato nessun approccio al mondo animale. Il consiglio in questi casi è avvicinare le persone al mondo animale facendone percepire i piaceri gradualmente: i risultati spesso sono sorprendenti!

Consiglio vivamente invece l’adozione o l’acquisto di un cane a chi è dotato di forte motivazione e a chi vuole conoscere il mondo animale. In questo senso tutti sono potenzialmente indicati ad adottare un cane: famiglie con figli, famiglie senza figli, giovani studenti, anziani, nessuno è escluso. Il fattore che fa la differenza è la “motivazione “!

  • Meglio scegliere un cane proveniente da un canile o da un allevamento?

Adottare un cucciolo da un canile o acquistarlo da un allevamento non fa alcuna differenza nel rapporto uomo – cane, non c’è una cosa migliore dell’altra.

Sicuramente un cucciolo di allevamento fornisce quanto meno dei riferimenti sicuri in merito alle dimensioni da adulto,ad alcune attitudini specifiche di specie e in merito anche ad alcune caratteristiche comportamentali.

Il contesto del canile invece è completamente differente. I cani che finiscono in canile sono cani randagi, cani che vengono abbandonati, cuccioli di animali sotto l'alberocani che perdono i proprietari o cani che semplicemente vi nascono. Bisogna tenere presente che il trascorso dei cani in canile può essere molto sofferto, la vita stessa in canile non è facile, e questo può minare il normale equilibrio di un cane esasperando determinati comportamenti, alcuni dei quali possono essere addirittura pericolosi per l’uomo. Infatti non tutti i cani dei canili sono adottabili molti altri, quasi la totalità, lo sono invece.

Sicuramente chi vuole adottare un cane giovane, adulto o anziano deve sapere che sta aiutando un essere vivente a vivere meglio, ma questa non deve essere la motivazione che scatena l’adozione: quest’ultima deve essere sempre motivata dal voler vivere con un cane.

Certamente adottare un cane è una scelta molto più matura che pone di fronte a numerose tematiche che rende l’adozione dal canile consigliabile rispetto ad acquistare un cane di allevamento.

  • Che tipo di approccio si deve tenere con un cucciolo che proviene da un allevamento?

Gli allevamenti riconosciuti hanno delle linee guida che soddisfano alcune esigenze legislative ed altre fisiologiche del cucciolo.

Consiglio di acquistare cuccioli :

  • di almeno 60 giorni d’età
  • che hanno il microchip
  • che sono stati visitati da un medico veterinario che li ha potuti visitare, sverminare e che abbia effettuato le prime vaccinazioni
  • che al momento dell’adozione siano in evidenti condizioni di salute e benessere

Molti allevatori forniscono i primi consigli per minimizzare i traumi da distacco, un cucciolo che vive con i suoi fratelli e con la madre sicuramente può subire un trauma nel passaggio nel nuovo ambiente di cui non riconosce odori , rumori e luoghi.

MAI prendere cuccioli troppo piccoli, con gli occhi chiusi, senza che i denti da latte siano tutti bene evidenti, cuccioli che non camminano da soli o che ancora stanno allattando.

  • Quali attenzioni bisogna seguire nella scelta di un cane adulto proveniente da un canile?

La scelta di adottare un cane adulto da un canile deve essere ben ponderata: come già detto il trascorso di un cane spesso è sconosciutoadottare un cane quindi imprevedibili le sue reazioni. Nella fase della scelta di un cane e dell’ adozione bisogna valutare l’equilibrio emotivo del cane e in questo preziosi sono i consigli del medico veterinario responsabile della struttura e dei volontari che lavorano nel canile: loro sicuramente possono aiutare nella scelta di un cane. Ad oggi la figura del medico veterinario comportamentali risulta essere la più indicata in questi casi, quindi rivolgersi ad esso è la cosa migliore.

  • Quando e come va educato un cane?

Di getto risponderei: il cane va educato a vivere insieme all’uomo, l’uomo va educato a vivere insieme al cane.

Vivere con il cane impone una crescita bilaterale, in cui uomo e cane devono crescere e rafforzare il loro rapporto. Per intenderci, educare il cane a fare i bisogni fuori casa è cosa buona e giusta, lo è altrettanto imparare come educare il cane a farlo, che è alla fine compito nostro. In questo senso il mio consiglio è rivolgersi ad un medico veterinario, meglio se comportamentalista, oppure frequentare corsi di educazione uomo-cane, da non confondere con i corsi di addestramento per cani che sono ben altra cosa, che io stesso ho frequentato, per imparare a comunicare adeguatamente con il proprio cane. In fin dei conti bisogna trovare un linguaggio comune che permetta all’uomo e al cane di intendersi.

  • Come scegliere un cane?

Nella scelta di un cane molti sono i parametri da prendere in considerazione, alcuni li abbiamo affrontati, altri meritano ulteriori cane e bambina insiemeapprofondimenti: motivazione, il tempo da dedicare alla vita con il cane, caratteristiche morfologiche e caratteriali di un cane, maschio vs femmina, contesto in cui il cane vivrà, ecc.

Come scegliere un cane? Posso raccontare la mia esperienza personale: non si è trattato di scegliere un cane, scegliere come se stessi comprando una scatola di cereali da un bancone del supermercato sminuisce quello che invece si stabilisce tra un uomo e un cane. Io lo chiamo il “legame”, l’intesa che si stabilisce guardando negli occhi un cane è quello che ha dato il mio valore aggiunto nella decisione di vivere con un cane.


 

 



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