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Aborto ritenuto o interno: Cause e sintomi

di Mamma Silvia

26 Maggio 2010

L’aborto spontaneo è di per sè un evento drammatico per la donna che lo subisce.

Può diventare ancora più doloroso se è completamente inaspettato. In questo senso l’aborto ritenuto o aborto interno è forse la tipologia più subdola di aborto perchè non da nessun tipo di sintomo. La gravidanza sembra procedere regolarmente: non compaiono dolori, crampi, nemmeno una piccola perditadi sangue, nulla che possa far sospettare qualcosa.

Mentre scrivo ripenso a quegli attimi. L’emozione per l’ecografia, il desiderio di sentire quel cuoricino galoppare, vedere un fagiolino di appena 9 millimetri essersi trasformato in un esserino di 7 centimetri.

Poi la faccia seria della dottoressa e quella frase: “signora mi dispiace ma questa gravidanza si è interrotta, è necessario un raschiamento“. L’immagine dello schermo rimanda un’esserino ancora di 9 millimetri e il cuoricino non batte più.
La gioia si tramuta in incredulità, poi nel dolore più profondo e le lacrime sgorgano senza più alcun freno.
Ed infine arriva la rabbia. La rabbia per essere state prese in giro dal proprio stesso corpo. Nessun sintomo e nessun segnale.


Che cosa è successo quindi?

I medici definiscono, appunto, questo tipo di evento “aborto ritenuto”. L’embrione – nostro figlio!! – resta ben ancorato alle pareti uterine ma il cuoricino non batte. In pratica la gravidanza si è interrotta.
Nella maggior parte dei casi, specie alla prima gravidanza, si tratta di un’anomalia genetica incompatibile con lo sviluppo della vita.

La cosa, ovviamente, non lenisce il dolore della perdita ma quantomeno ci aiuta a capire che la natura fa il suo corso.

Una nuova gravidanza sembra essere l’unica cosa in grado di arginare la sofferenza della perdita.
Una delle domande che più spesso ci si pone è: “posso riprovarci subito?“.
Teoricamente sarebbe preferibile aspettare il primo ciclo per dar nuovamente il via alla caccia. La spiegazione sta nel fatto che dopo il raschiamento le pareti uterine sono leggermente assottigliate dall’intervento e questo potrebbe rendere difficoltoso l’impianto dell’embrione.
La mia esperienza personale può confermare che è effettivamente buona norma attendere un attimino prima di riprovarci. Infatti, rimasi incinta nuovamente a poche settimane dal raschiamento e la gravidanza ha avuto, in effetti, qualche problema iniziale.
Un solo mese in più può sembrare un tempo infinito quando si soffre ma meglio sarebbe aspettare questo primo ciclo per aprirsi nuovamente e senza inconvenienti all’amore più immenso che il cuore di una donna possa provare: l’amore di una mamma per il suo bambino.



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