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Maternità: proteggere il bambino, istinto naturale

di Mamma Silvia

17 Luglio 2010

Esistono Mamme…di ogni specie!

Avete mai notato quante analogie esistono tra noi e le creaure del regno animale…umano? Uno degli ambiti in cui secondo me assomigliamo di più ai nostri “parenti” pelosi e non, quadrupedi e non, è quello della maternità.
Quando ha iniziato a frullarmi nella testa questa idea bislacca? Ovviamente in gravidanza!

Quando aspettavo il mio piccolo mi sono resa conto per la prima volta di avere un istinto animalesco, era quello che mi portava già a proteggere il cucciolo in ogni modo possibile.

A voi per esempio non è mai capitato di essere in un luogo affollato con il vostro pancione ben in evidenza e ricevere una bella gomitata proprio lì? A me si! Quel malcapitato signore si è salvato in extremis solo perchè si è scusato in modo moooolto convincente, altrimenti credo che avrei tirato fuori le zanne e gli artigli da leonessa per dargli una bella lezione, e vi giuro che la tentazione c’era! Ho rischiato di mettermi a “ringhiare” come le mamme lupo!
In quel momento mi è tornato in mente un’episodio della mia infanzia: stavo giocando come di consueto nel grande prato dietro casa, prato che finiva in un bosco e saliva su per un’alta collina. Sono vicina al bosco e quindi lontana da casa, quando a un certo punto mi accorgo che qualcosa mi sta seguendo…era una mamma cinghiale con i suoi piccoli che si era sentita minacciata dalla mia presenza. Io ovviamente non ero in grado di minacciare un cinghiale, smilza com’ero! Ma lei preventivamente partì alla carica. Per fortuna ero agile e ho corso così veloce da riucire ad arrivare a casa sana e salva, ma la paura ancora la ricordo bene!
Ecco questo esempio secondo me descrive benissimo la reazione che noi mamme “umane” abbiamo quando qualcuno osa avvicinarsi con fare sospetto ai nostri piccoli.

Chi di noi non ha mai provato “quella” sensazione, la sensazione che ci fa drizzare le antenne e ci mette subito in allerta?
Ma non penso che tutto si riduca all’istinto di protezione che nutriamo verso la nostra prole.

Pensiamo alla nanna. Cosa c’è di più naturale dell’addormentarsi vicino ai nostri bambini? Si certo, ci sono teorie a favore e teorie contro a questa pratica, ma su di me e sulla mia ragione ha prevalso ancora una volta l’istinto, e così la sera mi ritrovo a letto col mio adorabile cucciolo che proprio come fa un’orsacchiotto comincia a rotolarmi intorno e addosso, si mette a pancia all’aria afferrandosi i piedi con le manine e sorride mostrando le sue favolose zannette. Poi quando finalmente si addormenta, di solito si piazza proprio come gli uccellini sotto la mia “ala”, i nostri corpi a stretto contatto in un’abbraccio materno che non conosce “specie”.



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