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Vigile ucciso a Milano i funerali

di Mamma Simona

22 Gennaio 2012

vigile ucciso a milano i funeraliFunerale del vigile milanese ucciso

Sabato mattina, 21 gennaio, Milano ha salutato il vigile Niccolò Savarino, ucciso travolto da un Suv, nel tentativo di fermarne la corsa per un controllo.

La folla, radunata in Piazza del Duomo, ha accolto il feretro con un lungo, commuovente applauso, accompagnato dall’emozione composta dei milanesi.

Poco prima, nella camera ardente predisposta presso il Comando della Polizia Locale in Piazza Beccaria, una moltitudine di semplici cittadini, colleghi e autorità, tra cui il Sindaco Pisapia, hanno reso omaggio al vigile.

Da qui è partito un breve corteo, aperto da 6 vigili in bicicletta e un centinaio di colleghi a seguito, che ha accompagnato il feretro nella Cattedrale del Duomo dove Monsignor De Scalzi ha officiato la cerimonia.vigile ucciso a milano i funerali

Il Comune ha proclamato il lutto cittadino e chiesto il rispetto di un minuto di silenzio prima dell’inizio della cerimonia.

Mazzi di garofani sono stati inviati dalle polizie locali di molte città, non solo dell’hinterland milanese.

Davanti all’altare il casco di Savarino.

In prima fila i genitori, i fratelli e la compagna.

Durante l’omelia, Monsignor De Scalzi si esprime con parole forti, ricordando “una morte ingiusta” e che “abbiamo tutti noi da imparare dal dono della vita di Niccolò Savarino, un uomo che indossava una divisa particolare, quella del vigile urbano, senza sentirsi al di sopra degli altri, ma al servizio degli altri…chi ha commesso questo delitto sarà assicurato alla giustizia, ma dovrà rispondere del suo gesto anche davanti all’autorità divina “.

La bara è stata poi portata all’aeroporto di Malpensa da dove è partita alla volta di Campobella di Licata, in Sicilia, città d’origine di Niccolò, dove verrà tumulata.

Questa morte è una ferita al cuore della città, che reagisce chiedendo rigore nell’applicazione di giustizia.

Davanti a drammi simili, le parole sono inutili; la rabbia e la tristezza sono espressi nei lunghi silenzi che parlano di forti sentimenti di condivisione.

A noi non resta che salutarti, Niccolò….ciao ghisa!



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