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Oscar Luigi Scalfaro è morto: i funerali e la camera ardente, l’addio all’ex presidente della Repubblica

di Federica Federico

30 Gennaio 2012

morto l'ex presidente Oscar Luigi Scalfaro 29 gennaio 2012, muore Oscar Luigi Scalfaro, presidente emerito della Repubblica italiana, si spegne all’età di 93 anni.

I funerali di Oscar Luigi Scalfaro avranno luogo in forma privata oggi, lunedì 30 gennaio, alle ore 14:00 nella chiesa di Santa Maria in Trastevere, Roma. La camera ardente, ove chiunque potrà portare il suo ultimo saluto al presidente emerito Oscar Luigi Scalfaro, sarà allestita nella chiesa di Sant’Egidio, nella mattinata di oggi, 30 gennaio, dalle 10.30 alle 13.30.

oscar luigi scalfaro è morto: i funerali e la camera ardente, l'addio all'ex presidente della RepubblicaOscar Luigi Scalfaro, lascia agli italiani tutti la testimonianza di una vita condotta in nome della politica: è stato un uomo delle istituzioni fedele alla sua intima e profonda ispirazione cattolica.
Sua Santità il Papa, Benedetto XVI, nell’onorarne la memoria lo ha ricordato come un «illustre uomo cattolico di Stato», aggiungendo che «si adoperò per la promozione del bene comune e dei perenni valori etico-religiosi cristiani propri della tradizione storica e civile dell’Italia».

Negli anni, ricomprendo molte e diverse cariche istituzionali, ha tenuto una linea politica sempre coerentemente orientata ai valori tradizionali, ispirata al rigore etico ed alla lealtà morale.
Le istituzioni come le leggi, figlie del lavoro e dell’impegno politico volto al benessere ed alla crescita sociale, dovevano nella visione di Oscar Luigi Scalfaro rimanere fedelmente legate alla Costituzione.

Oggi, nel ricordare il presedente emerito appena scomparso, Gianfranco Fini indica e sottolinea proprio il rapporto profondo e sentito tra l’attività politica di Scalfaro e gli ideali Costituzionali, dice, infatti, Fini: « Oscar Luigi Scalfaro si è sempre impegnato a rafforzare la Repubblica fondata sulla Carta Costituzionale di cui fu costantemente strenuo difensore , nella convinzione che essa dovesse rappresentare in ogni circostanza la stella fissa su cui orientare l’azione nella contingenza delle scelte politiche»

oscar luigi scalfaro è morto: i funerali e la camera ardente, l'addio all'ex presidente della Repubblica Le tappe fondamentali della vita e dell’opera politica di Oscar Luigi Scalfaro:

  • Nasce a Novara il 9 settembre 1918 da padre napoletano e mamma piemontese; ed è in ragione di queste origini diverse dei suoi genitori che Oscar Luigi Scalfaro dirà di se stesso di essere “figlio dell’unità d’Italia”.
  • Appena dodicenne entra nella GIAC (Gioventù Italiana di Azione Cattolica), vi rimarrà e militerà attivamente anche nei periodi in cui l’attività dell’Azione Cattolica verrà “ostacolata” dal Fascismo. Nell’alveo della Azione Cattolica costruirà la sua identità ideale e maturerà quelle convinzioni etico – morali che difenderà strenuamente nella attività politica e che, con assoluta coerenza, mai tradirà nella vita.
  • Consegue la laurea in legge nel 1941 presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
  • Diviene magistrato nel 1943.
  • Lo stesso anno sposa Maria Inzitari. Nel 1944 dalla loro unione nasce una bambina, Marianna, ma il parto non ha un epilogo felice la giovane madre e sposa muore nel dare alla luce sua figlia. Osacr Luigi Scalfaro resta vedovo e cresce da solo la sua bambina.
  • Diviene membro dell’Assemblea Costituente nel 1946. Lascia, dunque, la toga e partecipa alla nascita della nuova Carta Costituzionale. In questa sede l’abolizione della pena di morte tra le leggi dello Stato sarà un suo personale obiettivo animato certamente dai suoi più sentiti e profondi ideali.
  • Milita nella DC, non abbandonando mai le sue attività nell’Azione Cattolica. Partecipa alla vita politica del paese ricoprendo ruoli istituzionali sin dal primo Parlamento eletto nel 1948 ove già fu deputato.
  • Oscar Luigi Scalfaro durante il governo Scelba diventa sottosegretario alla presidenza del Consiglio ed al Turismo e Spettacolo. Allora adempie al difficile compito di operare attività censoria sui film.
  • Nel primo governo Andreotti è Ministro dei Trasporti e nel secondo Ministro dell’Istruzione.
  • È stato acerrimo oppositore della legge sul Divorzio, rispetto alla quale sostenne anche il ricorso al referendum abrogativo che il 12 maggio 1974 vide la vittoria dei NO, a dimostrazione della volontà degli italiani di ammettere il legale scioglimento del vincolo matrimoniale.
  • A lungo occupa la carica di vicepresidente della Camera dei Deputati.
  • Nel 1983 con il governo Craxi diviene Ministro dell’Interno e conserva tale prestigiosa carica sino al l 1987.
  • Nello stesso 1987 Oscar Luigi Scalfaro rinuncia alla possibilità di formare un governo sotto la sua guida: dopo le dimissioni di Craxi, l’allora presidente della Repubblica Francesco Cossiga si rivolge a lui per la formazione di un nuovo governo. Scalfaro, però, rinuncia all’incarico non ritenendo possibile, in quel momento ed in quelle circostanze, una proficua composizione degli interessi politici in gioco.
  • Nel 1992 diventa Presidente della Repubblica e resta tale per i 7anni del mandato, concluso il quale diviene Senatore a Vita.

È appena il caso di ricordare che la presidenza assunta da Oscar Luigi Scalfaro cadde in un momento delicato per la nostra Repubblica ed è stata, in considerazione del critico momento storico, una presidenza assai delicata.oscar luigi scalfaro è morto: i funerali e la camera ardente, l'addio all'ex presidente della Repubblica

Scalfaro fu eletto Presidente solo due giorni dopo la strage di Capaci; tale Strage che tinse di rosso le pagine della storia italiana, strappando alla lotta alla criminalità organizzata uno dei suoi massimi avversari: il giudice Giovanni Falcone.
Col magistrato Falcone moriva la moglie e gli uomini della scorta … “moriva” anche la speranza dell’Italia che guardava alla riscossa della legalità attraverso quegli esponenti della legge che incarnavano e rappresentavano la giustizia.

Nel corso del suo mandato presidenziale Scalfaro ha vissuto e gestito anche il passaggio dalla prima alla seconda Repubblica e gli anni di Tangentopoli.
In questo contesto complesso e sensibile si inquadra “l’ombra dei fondi neri” ed il suo: «non ci sto», “imposto” la sera del 3 novembre 1993 a reti unificate.
In quella occasione Scalfaro irruppe nelle case degli italiani per difendersi e chiarire la sua posizione, venivano, allora, mosse dalle pesanti accuse al capo dello stato: era sospettato di avere gestito fondi neri ad uso personale nell’epoca in cui era stato ministro dell’Interno.
<< Prima si è tentato con le bombe, ora con il più ignobile degli scandali […] Nessuno può stare a guardare dinnanzi a questo tentativo di lenta distruzione dello stato pensando di esserne fuori>> disse allora Scalfaro.

Nel corso di quella diretta Scalfaro parlò alla nazione mettendola in guardia e difendendola da un pericoloso “attentato alle istituzioni” e dimostrando,Nel corso di quella diretta Scalfaro parlò alla nazione mettendola in guardia e difendendola da un pericoloso “attentato alle istituzioni” e dimostrando, con assoluto rigore politico, la propria lealtà e fedeltà alla bandiera tricolore, intesa come capacità di esporsi, lucida analisi critica e ragionevolezza politica … doti proprie dei grandi personaggi della storia … personaggi tra cui va annoverato anche l’ex presidente emerito Oscar Luigi Scalfaro. con assoluto rigore politico, la propria lealtà e fedeltà al tricolore. Lealtà e fedeltà intese come capacità di esporsi, lucida analisi critica e ragionevolezza politica … doti proprie dei grandi personaggi della storia … personaggi tra cui va annoverato anche l’ex presidente emerito Oscar Luigi Scalfaro.



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