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Come proteggersi dal freddo, i consigli del Ministero della Salute

di Mamma Simona

08 Febbraio 2012

Direttamente dal Ministero della SaluteDirettamente dal Ministero della Salute ci arriva un decalogo con suggerimenti più idonei a combattere il freddo di questi giorni.

A causa delle basse temperature che attanagliano il nostro Bel Paese, non sono rari problemi di ipotermia e assideramento; molti sono i ricorsi a strutture ospedaliere per scongiurare conseguenze da maltempo e per l’aggravamento di patologie in corso, sopratutto broncopatie e cardiopatie.

A causa del ghiaccio, formatosi dopo la cospicua caduta di neve e il brusco calo di temperature, si registra un sensibile aumento di contusioni e fratture dovute a rovinose cadute.

 

  1. La temperatura negli ambienti chiusi deve rispettare le normative, permettere un discreto riscaldamento, senza eccessi che fanno male ai consumi e alla salute. A quest’ultimo proposito occorre umidificare le stanze, giacché il riscaldamento porta a seccare troppo l’aria; l’utilizzo di umidificatori e vaschette con l’acqua da posizionare sui caloriferi, contengono il problema. Per limitare la dispersione di calore, è necessario controllare che gli infissi di porte e finestre non abbiano spifferi, che , nell’eventualità, possono essere isolati con piccoli interventi e tramite gli appositi nastri di isolamento.
  2. Gli ambienti vanno aerati di tanto in tanto, sia per garantire il sano ricambio che evita “aria viziata”, sia per evitare l’accumulo di monossido di carbonio, responsabile di conseguenze gravi, quando l’aria ne viene saturata.
  3. Le fonti di calore (stufe o caminetti) non devono mai andare a contatto con la pelle, per evitare scottature. Il fuoco acceso deve essere sempre protetto da appositi ripari, onde evitare che qualche scintilla scoppiettante fuoriesca dalla nicchia del camino, andando a bruciare ciò su cui cade o avviando un principio di incendio.
  4. I bambini piccoli e le persone anziane sono coloro che soffrono più di ogni altro per gli sbalzi di temperatura e sono maggiormente a rischio raffreddamenti e patologie derivanti; a loro bisogna prestare attenzione, controllandone la temperatura corporea.
  5. Gli anziani che vivono soli possono trovarsi in difficoltà, o avere la necessità di approvvigionamento di cibo e farmaci ed essere nella condizione di non poter provvedere. Informarsi se un vicino anziano o un parente ha delle necessità che noi possiamo soddisfare (per esempio andare a far la spesa in sua vece) o da riferire ai servizi sociali, è buona norma. Così come segnalare la presenza di un senzatetto, che verrà aiutato e accolto in situazioni di emergenza come quella che stiamo vivendo, a causa del freddo.Direttamente dal Ministero della Salute
  6. Gli alcolici favoriscono la dispersione del calore del corpo; a fronte di un iniziale rinvigorimento, segue un richiamo di afflusso di sangue dalla periferia per metabolizzare l’alcol ingerito, dunque il corpo è più propenso a perdere il calore.
  7. E’ consigliabile uscire nelle ore più calde della giornata, ovvero quelle centrali, evitando la sera e la mattina presto, quando il freddo è maggiormente pungente. Questo sopratutto per coloro che hanno patologie respiratorie o cardiovascolari.
  8. I vestiti ci proteggono dal freddo. Indossare vestiti caldi coprendo il più possibile le parti del corpo tramite cappelli, guanti, scarpe, giacconi lunghi e caldi è buona norma.
  9. Per evitare di subire l’escursione termica tra ambienti interni riscaldati e l’esterno, può aiutare vestirsi a “cipolla”, ovvero a strati, che permettono di spogliarci e rivestirci facilmente in base alla temperatura.
  10. Per coloro che compiono viaggi lunghi in auto, attrezzarsi con coperte o bevande calde può essere uno strumento per combattere il freddo e il gelo, in caso di sosta.


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