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Sudamina e impetigine: puntini rossi sulla pelle da non confondere

di Mamma Daniela

04 Agosto 2010

Bambini e caldo: attenzione alle irritazioni cutanee

Il caldo estivo è fastidioso per i bambini, così come lo è per noi adulti. Se il vostro piccolo è più irritabile, piange, scalcia e dorme male, non abbiate timore, molto probabilmente ha solo caldo.
Con l’arrivo della bella stagione, dobbiamo sempre alleggerire l’abbigliamento del bambino e lo stesso va fatto con la biancheria del il suo lettino, perché oltre ad infliggergli una sofferenza inutile, che lo innervosisce , c’è anche il rischio che il ristagno del sudore sulla pelle delicata del bebé favorisca le irritazioni cutanee.

Purtroppo le irritazioni della pelle sono più frequenti proprio quando il clima è caldo-umido, l’estate, quindi, le favorisce. Non parliamo solo della classica sudamina, che con i suoi puntini rossi crea non pochi problemi, sebbene sia causata solo dalla sudorazione abbondante ( l’argomento è trattato ampiamente dalla redazione di vita da mamma in: https://www.vitadamamma.com/974/bambino-sudamina-puntini-rossi-sulla-pelle.html ). Diverse sono le infezioni che possono insidiare la pelle del bambino in estate, questo è il periodo in cui si pratica una maggiore attività all’aria aperta, la pelle resta più scoperta ed esposta ed è naturalmente aggredita dal sudore che pure la indebolisce.
Restano particolarmente insidiose le infezioni batteriche della cute, infatti basta una piccola lesione, una minima ferita, un graffio o la puntura di un insetto ed i batteri possono penetrare e infettare la pelle del bambino.

Tra le varie infezioni cutanee o piodermiti , merita particolare attenzione limpetigine, i suoi puntini rossi sulla pelle non vanno confusi con quelli della sudamina. In effetti l’errore non è tanto improbabile perché in un primo momento l’impetigine si manifesta con puntini rossi e prurito, in modo del tutto simile ad una sudamina. Tuttavia l’evoluzione è differente. Va subito chiarito che l’impetigine è un disturbo assai comune nei bambini in età prescolare.
Ha natura batterica, è causato dallo Streptococco beta-emolitico di gruppo A (stesso ceppo della scarlattina), chiamato anche Streptococcus pyogenes o dallo Stafilococco aureo.
La pelle si presenta arrossata e coperta da puntini rossi che ben presto assumeranno l’aspetto di vescicole o bollicine, piene di liquido. La consistenza acquosa di queste bolle le rende fragili per cui tendono a rompersi, dopo la lacerazione divengono piccole croste giallognole.

È assai contagiosa, la trasmissione avviene principalmente per contatto cutaneo con la zona interessata. In genere questo disturbo compare prevalentemente sul viso, intorno alla bocca o alle narici, ma è possibile che si estenda ad altre parti del corpo polsi, ginocchia, braccia e gambe.
Un bambino piccolo non può ancora avere le nozioni di igiene di un adulto, per cui spesso i microbi provengono dalla secrezione di muco dal naso e con l’abrasione della pelle delle narici si instaura una prima infezione.
Senza considerare che il bambino si gratta, è la sua naturale risposta al fastidio, ma dopo averlo fatto non si lava le mani, bensì tocca altre parti del corpo oppure oggetti ed altri bambini, diffondendo in questo modo l’infezione.

Essendo causate da batteri , le piodermiti sono sensibili agli antibiotici, sarà quindi il medico a valutare la cura più adatta per il bambino. Generalmente viene adoperata una crema antibiotica per uso topico.
Oggi sul mercato è disponibile una nuova molecola la retapamulina, garantisce guarigioni più veloci ma ad un costo superiore.

Se lo sfogo cutaneo è concentrato sotto il nasino del piccolo la crema applicata in poco tempo tenderà a sciogliersi e gocciolare verso il basso. È l’effetto del calore delle narici che appunto liquefa la pomata, per non neutralizzare gli effetti della cura, basterà fare una applicazione in più, naturalmente previo parere medico.
È buona norma tenere il bimbo riservato per un paio di giorni dall’inizio della cura sin tanto che l’antibiotico non faccia effetto togliendo all’infezione il suo potere di contagio.

Un bimbo con l’impetigine deve avere biancheria ed asciugamani personali, che vanno lavate con la massima cura.
Inoltre è consigliabile abituare tutti i bimbi a lavarsi le manine, ciò diviene particolarmente importante in presenza di una simile infezione.

Qualche mese fa ho avuto a che fare con Miss. Impetigine, al principio si presentava come un normale herpes labiale,nel caso del mio bambino era localizzato vicino al naso,e poiché c’è familiarità ho pensato che fosse appunto quello. Decisi comunque di portarlo dalla pediatra,anche perché il fratello era reduce dalla scarlattina,io da una tonsillite dello stesso ceppo e lui aveva subito un intervento solo qualche mese prima. Al medico sono bastati cinque minuti per fare la diagnosi,probabilmente il fatto che lui fosse ancora convalescente ha influito, è bastato un piccolo graffio sul naso perché l’infezione prendesse piede.
Abbiamo risolto nel giro di breve tempo inizialmente usando una crema antibiotica ,dopo con un antibiotico
.”

Questo sito ha natura meramente divulgativa, le informazioni in esso contenute non sostituiscono in nessun modo il parere del medico, che va sempre richiesto ove necessario.



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