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Dario Fo in Mostra a Milano

di Mamma Simona

14 Marzo 2012

Dario Fo Mostra a MilanoDario Fo e la sua mostra a Milano

Un artista a tutto tondo, più che completo: scrittore, attore teatrale, regista e scenografo, costumista, comico e drammaturgo, paroliere e impegnato nella satira politiche e sociale, lasciando trasparire la tendenza politica di sinistra.

Per la completezza in quanto uomo di teatro a 360 gradi, ci ricorda un pò il grande Eduardo De Filippo.

Ma Dario Fo non è solo questo….

Nel 1997 vinse il Premio Nobel per la letteratura, a cui già era stato candidato nel 1975.

Ricalcando modi comici propri della commedia antica italiana, ha riproposto uno stile, facendolo suo, riempiendolo di apporti personali, che incontra successo in tutto il mondo.

Il Premio Nobel, accolto con tutto l’orgoglio che gli si deve, lascia però un retrogusto amarognolo in bocca a Fo; la sua città, la “sua Milano” non gli rende un giusto omaggio che egli si sarebbe aspettato.

L’allora sindaco Albertini non si prende nemmeno la briga di commentare il riconoscimento; il clamore, quello vero così come a lui piace non manca, i cittadini lo acclamano e accolgono con festa la novità, ma forse l’artista avrebbe gradito una maggiore considerazione da parte dell’amministrazione, aspettativa mai giunta.

Fo ricorda “Quando arrivò la notizia che avevo vinto il Nobel, la gente mi faceva festa per strada, fermavano i tram, qualcuno espose persino la bandiera…. Ma dal sindaco di allora non mi arrivò nemmeno un saluto, nemmeno una cartolina“.

Ma è in questi giorni, all’alba dei suoi 85 anni, che Fo riceve quel riconoscimento tanto atteso.

A farsene portatore Stefano Boeri, assessore alla Cultura di Milano che a Palazzo Reale e precisamente nella Sala delle Cariatidi ha presentato una grande mostra dedicata a Fo, intitolata “Lazzi, sberleffi dipinti” che comprende più di 400 opere (quadri inediti, arazzi, bozzetti, sagome teatrali, maschere, pupazzi e altro…) che ripercorrono il percorso creativo del grande artista, focalizzando la rassegna nel periodo che va dalla consegna del Premio Nobel ai nostri giorni.

E’ il periodo del Fo “pittore” in cui viene ripresa l’antica passione di un tempo, la pittura che si manifesta sia con dipinti sia con lezioni sui generis che ricordano un po gli spettacoli teatrali, sui grandi pittori della storia dell’arte italiana come Caravaggio, Leonardo, Michelangelo, per citarne alcuni.

La mostra prevede inoltre eventi paralleli quali ad esempio, incontri con amici-artisti e la proiezione di spettacoli (alcuni inediti).

Ricorda Fo: “Dai grandi maestri ho imparato che ogni artista deve parlare sempre del tempo in cui vive. Se no l’ arte è inutile“.

Un insegnamento che traspare dai temi affrontati che sono attuali e sociali: l’arrivo nel nostro paese di immigrati, il terremoto dell’Aquila, le sommosse del Nord Africa, la questione della Tav.

La pittura che si fa portatrice di temi sociali come espressione di comunicazione.

Qualcuno avanza l’ipotesi di assegnare all’artista un luogo permanente, una “Casa Fo”, a Milano che ospiti la sua arte.

Nelle sale di Piazzetta Reale sarà possibile dal 24 marzo fino al 3 giugno, per tutta la durata della mostra, osservare dal vivo le sue opere.

Da oggi al 18 marzo, su prenotazione, è aperta un’anteprima gratuita che permette l’accesso alle sale alla presenza del Maestro.



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