Network
Deabyday Cure naturali Eticamente Crescita personale Sapere.it

 

Seguici:

Costa Concordia incidente: trovati 5 corpi, restano 2 i dispersi

di Maria Corbisiero

23 Marzo 2012

costa concordia naufragioCosta Concordia naufragio: trovati 5 corpi, scende a 2 il numero dei dispersi

Ieri sono stati ritrovati altri 5 corpi dei sette dispersi che mancano ancora all’ appello. I corpi sono posizionati all’ esterno della nave, posizionati tra lo scafo della stessa e lo scoglio sul quale è adagiato il fianco del gigantesco natante.

La loro individuazione è stata possibile grazie alle continuo scandaglio della zona circostante la nave, operazione che, oltre a rilevare eventuali spostamenti del Concordia, permetteva ai sommozzatori impiegati nelle operazioni di recupero di trovare altri spazi possibili per aprire ulteriori varchi nello scafo, agevolando le ricerche.

il commissario delegato all’emergenza del Giglio, Franco Gabrielli, ha così annunciato il ritrovamento:

“Consentiremo ad altre famiglie di poter piangere i propri congiunti. Ci vorranno alcuni giorni per recuperare questi corpi, che si trovano tra lo scafo e il fondale.”

Restano dunque altri due corpi da trovare mentre la compagnia Costa Crociere, congiuntamente al Comune dell’ Isola del Giglio e alla struttura del Commissario delegato per l’emergenza, rende noto, sempre nella giornata di ieri, attraverso una nota, che le operazioni di recupero carburante possono dirsi concluse:

costa concordia naufragio“L’estrazione del carburante dai 17 serbatoi della nave sarà completata entro domani sera. Per queste operazioni è stata utilizzata la tecnologia ‘hot tap’, che ha previsto la foratura delle lamiere dei serbatoi e l’applicazione di valvole e flange per prelevare il carburante e introdurre contemporaneamente acqua in sostituzione di esso, per mantenere la stabilità della nave. Rimangono solo residui fisiologici minori di carburante, che non sarà possibile aspirare dalle pareti dei serbatoi; si tratta di quantità talmente minime da non rappresentare un rischio rilevante per l’ambiente”.

E nell’attesa che venga deciso un piano per il recupero del relitto, ora i tecnici della Smit & Salvage e della Neri, entrambe addette al recupero carburante, saranno ancora impegnate, per i prossimi 2 mesi circa, nelle operazioni di caretaking, cioè nel recupero e nella pulizia del fondale marino di tutti gli oggetti che sono usciti dalla nave.



Iscriviti alla newsletter
Riceverai preziosi consigli e informazioni sugli ultimi contenuti, iscriviti alla nostra newsletter.

Seguici