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Non solo sorbitolo killer, sotto accusa anche il nitrito di sodio

di Mamma Licia

27 Marzo 2012

sorbitolo venduto su ebay

C’era forse nitrito di sodio, sostanza altamente tossica, in quel mix letale, acquistato on line su eBay, che la donna ha bevuto in quell’ambulatorio privato della cittadina pugliese.

Nitrito di sodio concentrato al 70% che sarebbe stato somministrato alla donna, poi deceduta, e ad altre due donne, rimaste fortuitamente vive, in una quantità di 5 grammi a testa. Bastano 1,5 grammi di nitrito di sodio per rendere questa sostanza tossica.

È quanto è emerso dalla autopsia e dall’esame tossicologico svoltisi ieri all’Istituto di Medicina legale dell’Università degli Studi di Bari.

“La conferma di quanto sospettato avverrà comunque fra qualche giornoha detto il professor Roberto Gagliano Candela, il tossicologo nominato dalla Procura di Traniquando si avrà l’esito degli esami tossicologici”.

annuncio ebayIl procuratore di Trani, Carlo Maria Capristo, e il sostituto Michele Ruggiero, hanno avviato accertamenti per cercare di rintracciare tutti gli acquirenti che hanno ordinato tramite eBay confezioni da cinque chili di “sorbitolo”.

In un comunicato stampa, pubblicato ieri, il sito di aste telematiche ha annunciato di aver bloccato le vendite on line di “sorbitolo” in tutto il mondo.

“eBay si legge nell’annuncioè profondamente addolorata da quanto accaduto a Barletta sabato 24 marzo. Ci sentiamo vicini alla famiglia della vittima. Le indagini sono in corso e quindi non possiamo commentare sul caso. L’azienda sta cooperando con le autorità locali e internazionali ed è impegnata a fornire tutto il supporto necessario affinché sia fatta chiarezza sulla vicenda”.

Sul fronte delle indagini, la Procura di Trani sta indagando, non solo sul contenuto del test somministrato alle tre donne coinvolte nella vicenda, ma su tanti altri punti:

  • sorbitolo venduto su ebayse quella stessa sostanza fosse ammessa e riconosciuta dalla comunità scientifica;
  • se sono stati rispettati i protocolli eventualmente esistenti;
  • se le tre donne soffrissero di patologie pregresse;
  • se il personale sanitario e infermieristico che ha prestato soccorso alle tre donne ha adottato un comportamento tempestivo e conforme ai dettami della miglior scienza ed esperienza medica in relazione alla gravità, alla natura del caso clinico, alla qualifica professionale rivestita e alle specifiche competenze”;
  • sulla commercializzazione su internet di sostanze, medicinali e alimentari impiegati in esami di laboratorio o nelle attività mediche.

Sulla vicenda è intervenuto ieri il ministro della Salute, Renato Balduzzi, che in un messaggio audio ha affermato che Non ci sono le condizioni per un allarme sanitario generalizzato”, chiarendo che la situazioneè attentamente sotto controllo”.

Il vero problema, spiega il procuratore di Trani, Carlo Maria Capristo, “è di individuare se ci siano state attività di manomissione di questo sorbitolo”.

Il sospetto è che le confezioni di nitrito di sodio, utilizzato di solito per la conservazione di alimenti, siano state scambiate con quelle di sorbitolo (che – ricordiamo – non è un farmaco, ma un sostituto dello zucchero) in sede di impacchettamento.

In merito all’inchiesta sulla morte di Teresa Sunna, sono tre i nomi iscritti nel registro degli indagati. Si tratta di Mario Donato Pappagallo, il medico che aveva in cura la paziente, Ruggiero Maria Spinazzola, il titolare dello studio medico di gastroenterologia di Barletta in cui è stato eseguito il test clinico, e Ettore Cicinelli, l’impiegato che materialmente ha acquistato su internet il sorbitolo killer. L’accusa per tutti è di cooperazione in omicidio colposo.



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