Network
Deabyday Cure naturali Eticamente Crescita personale Sapere.it

 

Seguici:

Trapianto facciale: America ricostruito metà volto

di Mamma Michela

30 Marzo 2012

 nel 1997 era stato colpito al volto durante una sparatoria:Un uomo di 37 anni, Richard Lee Norris, nel 1997 era stato colpito al volto durante una sparatoria: in seguito all’incidente aveva perso praticamente metà del volto, labbra, naso e di conseguenza anche l’olfatto e tutte le funzionalità della bocca.

Un equipe composta da 150 tra medici e infermieri ha eseguito questo delicato intervento chirurgico presso il Maryland Shock Trauma Center, a Baltimora, tra il 19 e il 20 marzo scorso: l’operazione è durata 36 ore in cui sono state sostituite al paziente mandibola, denti e lingua.

Eduardo Rodriguez, a capo dei chirurghi che hanno effettuato il trapianto, ha affermato:“Abbiamo utilizzato tecniche chirurgiche innovative e simulazioni al computer per trapiantare il viso, mascella e mandibola, inclusi i denti e una porzione della lingua. Inoltre, l’intervento ha incluso tutti i tessuti molli dal cranio al collo, compresi i muscoli che permettono le espressioni facciali e i nervi motori e sensoriali”.

Richard si è svegliato 72 ore dopo l’intervento ha chiesto uno specchio, si è guardato ed ha abbracciato il dottor Rodriguez ringraziandolo: secondo i medici sta recuperando molto più velocemente di quanto essi avevano previsto, infatt nel 1997 era stato colpito al volto durante una sparatoria:i ha riacquisito l’olfatto che aveva perso a causa dell’incidente e riesce già a farsi la barba e a lavarsi i denti.

Norris incontrò il professor Rodriguez nel 2005 e da allora attendeva con ansia il giorno del trapianto, anche perchè viveva da 15 anni recluso in casa e usciva solo di notte coprendo il volto con una maschera.

Questo è il 23° trapianto facciale eseguito nel mondo , il primo (parziale) è stato effettuato nel 2005 in Francia mentre il primo (completo) è stato realizzato in Spagna nel 2010, ma quello di Norris è comunque il primo trapianto facciale così esteso e complesso.
Il capo dell’equipe medica che ha eseguito il trapianto conclude dicendo: “Spero, con il trapianto, di poter ridare una nuova vita al paziente, poiché il nostro obiettivo era non solo quello di ripristinare le funzionalità ma anche di creare un aspetto gradevole”.

Per approfondimenti su “salute”: Vita da Donna-Mondo Donna/Salute



Iscriviti alla newsletter
Riceverai preziosi consigli e informazioni sugli ultimi contenuti, iscriviti alla nostra newsletter.

Seguici