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Punizioni bambini: quali sono i limiti alla severità?

di Maria Corbisiero

23 Aprile 2012

bimbo cacciato di casaA Milano, precisamente in via Amoretti, un bambino di 10 anni è stato trovato dalla polizia sotto la pioggia, in pigiama, tremante ed impaurito, mentre cercava riparo sotto la fermata di un autobus, situata di fronte al palazzo nel quale abita la sua maestra, una donna di 45 anni.

Quest’ultima, allertata da una chiamata di una collega che per prima aveva visto e riconosciuto il ragazzo, ha avvisato gli agenti che, una volta travato il giovane, hanno cercato di riportarlo a casa.

Qui la sconcertante sorpresa!

Era stata la stessa madre a cacciarlo di casa, in quanto non risultava ai suoi occhi un bravo studente, come lei stesso ha affermato nel rispondere agli agenti di polizia:

“L’ ho cacciato fuori di casa perché va male a scuola, così impara”.

Ma non solo!

La donna 35enne, di origini peruviane, incensurata e con regolare permesso di soggiorno, ha continuato a non mostrare alcun segno di pentimento del gesto compiuto, anzi, indispettita dalle domande degli agenti, ha nuovamente rifiutato di accogliere il figlio in casa.

“E’ un bambino introverso, alti e bassi a scuola, ma è del tutto normale” – a quanto pare sembrano esser state proprio queste parole a far supporre alla madre del ragazzo il suo pessimo andamento scolastico, parole riferitele dall’insegnante nel corso di un incontro effettuato dopo le lezioni.

mamma tigreParole non eccessivamente dure che mai farebbero pensare che il ragazzo di appena 10 anni sia un cattivo studente, eppure sufficienti a far scattare una punizione così dura, paragonabile forse al tanto criticato metodo della mamma tigre.

Cos’è questo metodo?

Amy Chua, professoressa di Legge alla Law School dell’Università di Yale, nonché autrice del libro “Il ruggito della mamma tigre”, è una forte sostenitrice del metodo educativo delle madri cinesi basato sull’ inflessibilità, sull’estremo rigore, sulla solida severità e sulla più dura disciplina. Insomma, secondo queste ferree madri, bisogna impartire lezioni dure sia fisicamente che moralmente affinché il proprio figlio venga “forgiato” degnamente ad affrontare la vita.

Un metodo molto criticato, che però trova molti riscontri nella realtà di molte civiltà anche diverse tra loro, come quella del cinese che lasciava correre il proprio bambino nudo nella neve, oppure una mamma di cattolica che punisce la figlia lasciandola fuori al balcone mentre la neve cadeva copiosa ed infine questa del povero studente di scuola elementare cacciato di casa.

Ma quanti altri episodi esisteranno al mondo di cui non siamo a conoscenza?



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