In questo momento Stefano De Martino è da molti considerato il “pischello” più fortunato d’Italia.
È reduce da un “incidente” amoroso che gli sta dando fama e (probabilmente) anche felicità (o quantomeno diletto).
Stefano, ballerino, bello, giovane e in ascesa “vola” accanto alla farfallina di Belen: è diventato il fidanzato “da copertina” della Rodriguez.
E per questo, pur essendo letteralmente volato giù da una moto in corsa, è considerato un privilegiato … anche in terra, dolorante e sanguinante, dopo essersi letteralmente schiantato contro un furgone sulla Tiburtina, era, pur sempre, in buona e amorosa compagnia!
Belen – calca il palco di Amici e fieramente afferma il suo amore, lo fa senza prudenze di stile, con una naturalezza che è al limite tra un’infantile spontaneità e una rigida pretesa di consenso e comprensione.
Emma – canta, canta e basta.
Fabrizio Corona – non rilascia dichiarazioni esplicite, va avanti per la sua strada; forse dismette i panni del “duro-innamorato” che aveva vestito accanto alla Rodriguez e riprende quelli che da sempre ha indossato del “duro e basta”.
Stefano – oltre a ballare, se ne va in giro avvinghiato alla sua nuova donna con la E di Emma tatuata sotto l’orecchio e lasciata alla mercé dei paparazzi.
Nell’ultima puntata del serale di Amici Stefano sorrideva mentre Belen dichiarava il suo Amore con la A maiuscola; la mano “geniale” di una regia attenta ha consentito al pubblico di vedere la bella figura del principe stagliata sullo sfondo mentre la principessa annunciava il suo sentimento.
Stefano, tuttavia, non ha proferito parola; ha consentito, però, che il suo papà intervenisse in sua difesa.
Senza perderci in chiacchiere è chiaro che Papà Enrico, animato dall’intenzione di difendere Stefano, non fa altro che affermare che il giovane non era pronto a sposarsi.
Giovane, ragazzo … “pischello”!
Ma se uno non è pronto a sposarsi non consente alla propria donna di fare pubbliche affermazioni su un imminente matrimonio, non partecipa ad esse e le smentisce. Se uno non è pronto a sposarsi, a rigor di logica, non dovrebbe nemmeno convivere, dormire con una persona con cui, poi, non vuole volare. Ed infine se quest’ “uno” preferisce voli di “farfallina” ad un più stabile rapporto di coppia, il che è pure ammissibilissimo, sarebbe auspicabile che volasse in privato, con riserbo e dignitoso rispetto degli altrui sentimenti.
Dinnanzi alla difesa di Papà Enrico mi sono venute in mente quelle che io chiamo “le mamme acritiche” (o meglio i genitori acritici): ci sono mamme che, al grido “Mio figlio è il più bravo ed io sono la più capace mamma del mondo”, smentiscono ogni difetto dei figli col risultato di non correggere mai né i bambini né se stesse e di aggravare le pecche della prole e proprie.
Papà Enrico si è comportato da genitore acritico? Non sarebbe stato meglio consigliare al figlio di non baciare Belen per strada, ben sapendo che i paparazzi sono in “agguato”?
Nella vicenda poi ognuno dice la sua e copiose si alternano versioni più o meno fantasiose, dettagli improbabili e imprecise ricostruzioni della vicenda.
C’è chi dice che Maria De Filippi avrebbe ordito la trama della tresca, chi, all’opposto, dice che la signora De Filippi piange per il dolore cagionato ad Emma da questa storia; c’è chi dice che Fabrizio Corona ha fatto da regista alla sua donna. E qualcuno insinua che addirittura avrebbe imposto l’abbigliamento griffato a Stefano, lo dimostrerebbero certe maglie col teschio riconducibili agli interessi economici e pubblicitari dell’ex re dei paparazzi.
Parla anche Sara Tommasi (e del resto queste sono circostanze in cui parlare è un’occasione imperdibile): con una nota di preveggenza, che fa sempre scalpore, annuncia che Belen lascerà De Martino per Simone Annichiarico. Ed ecco che un altro nome si aggiunge ai rumor. Malgrado l’avvicendarsi dei coinvolgimenti vip, il nodo della questione resta uno soltanto:
<<L’oblio del gossip è invincibile!>>.
Il pubblico si perde nelle emozioni ed in esse smarrisce ogni sostanza. La gossip mania che negli ultimi anni si è abbattuta sugli italiani ha manifestato i suoi effetti degradanti, se non devastanti, persino sulla morale, sullo spirito di tolleranza e sul limite della tollerabilità: a tutti i livelli ogni mal costume è concesso, tutto ciò che fa scalpore è curiosità diviene tristemente ammesso e quasi invidiato.
Ma arriverà l’ora del giudizio morale? Si farà strada, prima o poi, un’esigenza di riforma dei costumi? Ci sarà un momento in cui non avremmo più voglia di veder esposte collezioni di farfalle?