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Mense scolastiche: cosa mangiano i bimbi a scuola, la nutrizionista

di Dott.ssa Lucia Auletta

09 Settembre 2010

Un’alimentazione equilibrata e corretta, ma anche gradevole ed accettabile, costituisce per i nostri figli un presupposto essenziale per il mantenimento di un buono stato di salute e per una crescita ottimale. A scuola i bambini imparano a stare a tavola, a mangiare ciò che hanno nel piatto senza sprechi e ad apprezzare sapori nuovi.

Come indicato nelle Linee Guida per una sana alimentazione dell’INRAN (Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione), è fondamentale rendere varia la loro alimentazione, in quanto consente l’apporto adeguato dei nutrienti necessari per una crescita armonica e contribuisce, in modo sostanziale, alla diffusione di abitudini alimentari corrette.

I menù devono essere preparati in modo da non ripetere quasi mai la stessa ricetta, e diversi per il periodo autunno-inverno e primavera-estate. In tal modo i bambini avranno modo di mangiare ortaggi e frutta in relazione alle stagioni e al clima. Un menù variato fa conoscere ai bambini alimenti diversi, nuovi sapori e stimola curiosità verso il cibo.

Nella progettazione dei menù occorre tener conto delle esigenze di metabolismo, crescita, prevenzione e di impedire la somministrazione di una seconda porzione, soprattutto del primo piatto, per evitare un apporto eccessivo di calorie e per modificare le abitudini alimentari, nella prevenzione dell’obesità.

È opportuno che i bambini abbiano uno spuntino a metà mattina con l’obiettivo di dare loro, nella pausa delle lezioni, l’energia necessaria a mantenere viva l’attenzione senza appesantire la digestione e consentirgli di arrivare a pranzo con il giusto appetito. Tale spuntino deve fornire un apporto caloricopari all’8% – 10% del fabbisogno giornaliero ed essere costituito preferibilmente da frutta e ortaggi di semplice consumo (anche di IV gamma). La merenda del pomeriggio, quando fornita, deve essere pari, per apporto calorico e per alimenti componenti, allo spuntino. È importante che il bambino abbia in tutta la giornata scolastica disponibilità di acqua.

Di seguito è riportata una tabella in cui ci si può rendere conto facilmente di come si svolge la settimana di mensa scolastica:

Frequenze di consumo di alimenti e gruppi di alimenti riferiti al pranzo nell’arco della settimana scolastica

Alimento/gruppo di alimenti Frequenza di consumo

Frutta e vegetali Una porzione di frutta e una di vegetali tutti i giorni

Cereali (pasta, riso, orzo, mais…) Una porzione tutti i giorni

Pane Una porzione tutti i giorni

Legumi (anche come piatto unico se associati a cereali) 1-2 volte a settimana

Patate 0 -1 volta a settimana

Carni 1-2 volte a settimana

Pesce 1-2 volte a settimana

Uova 1 uovo a settimana

Formaggi 1 volta a settimana

Salumi 2 volte al mese

Piatto unico (ad es. pizza, lasagne, ecc.) 1 volta a settimana

Se il nostro bambino è affetto da allergia o intolleranza alimentare, es. celiachia, o malattie metaboliche, con indicazione degli alimenti vietati, con prescrizione medica dettagliata, rilasciata dal medico curante o dallo specialista, la scuola ed il servizio di ristorazione lo accoglierà e saranno escluse dalla dieta preparazioni, intese come ricette, che prevedono l’utilizzo dell’alimento responsabile o dei suoi derivati; inoltre devono essere esclusi i prodotti in cui l’alimento o i suoi derivati figurino in etichetta o nella documentazione , dunque anche in questo caso care mamme possiamo stare tranquille perché provvederanno al loro sostentamento.



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