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Emorroidi in gravidanza, rimedi naturali

di Dott. Antonio Cretella

28 Maggio 2012

Le emorroidi sono tra le patologie più fastidiose e dolorose da sopportare, che passano spesso sotto silenzio perché ci si vergogna di parlarne anche con il proprio medico.

Questo non fa altro che peggiorare la situazione per la mancanza di interventi tempestivi ed adeguati.

Per evitare complicazioni chiariamo innanzi tutto cosa sono le emorroidi.

Si tratta di una patologia che interessa i vasi venosi della zona anale, con conseguente infiammazione, varicosità e prolasso.

I sintomi solitamente sono: bruciore, prurito, dolore e sanguinamento.

Le cause invece in prevalenza sono da ricercare in un’alimentazione scorretta che a lungo andare comporta obesità o stitichezza. Cause secondarie possono risultare invece: una vita sedentaria o, ancora, variazioni ormonali in alcuni momenti della vita di una donna, come menopausa e gravidanza.

L’aumento della pressione sulle vene emorroidali oppure la cattiva abitudine di non assecondare subito lo stimolo dell’evacuazione, può rendere le feci più dure e quindi più difficili da espellere; allo stesso modo la stipsi, che colpisce anche donne che normalmente ne sono immuni, è dovuta ad alcuni ormoni prodotti (progesterone) che fanno rilassare le pareti intestinali rendendo l’intestino meno efficiente.

Da considerare poi la pressione esercitata dal feto sulle vene rettali ed anali, soprattutto negli ultimi mesi di gravidanza, che, impedendo la libera circolazione del sangue nelle zone del bacino e del retto, rallenta il ritorno del sangue venoso favorendo l’insorgenza del disturbo.

dieta ricca di fibrePer prima cosa quindi bisogna porre molta attenzione alla dieta, essa deve essere più varia possibile e soprattutto ricca di fibre, quindi consumare legumi, cereali, ortaggi e frutta in quanto favoriscono la motilità intestinale e riducono il rischio di soffrire di stitichezza.

Cibi consigliati: pasta e riso andrebbero consumati prevalentemente in bianco, mentre per quanto riguarda le altre fonti di carboidrati, come pane e cereali, questi andrebbero alternati tra integrali e raffinati. Infatti non c’è dubbio che l’alta presenza di fibre nei cereali integrali (pasta, riso, pane…) risulti vantaggiosa perché modula l’assorbimento dei carboidrati, abbassando la velocità con cui si alza il contenuto di glucosio nel sangue, ostacola l’assimilazione dei grassi e del colesterolo stimola le pareti intestinali più pigre durante la gravidanza.

D’altra parte, però proprio nelle donne gravide un abuso di fibre, ricche in acido fitico e acido ossalico, può ridurre notevolmente la capacità di assorbimento di minerali come ferro e calcio tanto importanti in questa fase della vita delle neo mamme.

Carni bianche e pesce, magari lessate, vanno preferite a quelle rosse, cosi come latte, yogurt e formaggi meglio se magri. Infine verdura sempre, cruda o cotta e brodo vegetale, mentre la frutta meglio se ben matura consumando con moderazione agrumi, banane e castagne.

Bevande e cibi sconsigliati: sono considerati generalmente irritanti per la mucosa dell’intestino caffè, cacao, spezie (senape e pepe), alcol, pomodori e salse speziate a base di pomodoro (ketchup), aceto, bevande gassate, ravanelli e peperoni. Come pure cibi troppo salati, fritti e soffritti.

Al contrario la migliore bevanda è l’acqua naturale; infatti bere almeno 1,5 – 2 litri di acqua al giorno anche quando non si avverte lo stimolo della sete, permette di rendere morbide le feci e facilitarne il transito nell’intestino. In realtà si tratta di acquisire una buona abitudine, magari bevendo piccole quantità ma con frequenza nell’arco della giornata.

Come sempre l’attività fisica regolare può aiutare a prevenire diverse problematiche tra cui proprio le emorroidi, poiché aiuta a migliorare la circolazione sanguigna, mentre a patologia già manifesta occorre prestare molta attenzione all’igiene personale quotidiana, in particolare è consigliabile effettuare lavaggi con acqua tiepida ogni volta che si va in bagno evitando l’uso di sapone che irrita la pelle ed asciugarsi tamponando anziché strofinare.

Infine è consigliabile non usare la solita carta igienica ma salviettine umidificate, meglio quelle per neonati che sono anche emollienti. Da preferire la biancheria di cotone ed evitare indumenti attillati che potrebbero aumentare l’irritazione.

Tutti i consigli del dott. Cretella sono disponibili anche sulla sua pagina personale



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