Monte Calvana, nel pratese: 50\60 ragazzi di un età compresa tra gli 8 e i 17 anni partono dalla parrocchia di San Martino a Paperino (Prato) per una passeggiata a piedi tra le montagne.
Sono i giovani del gruppo scout dell’oratorio e questo tracking in montagna rappresenta una consuetudine: ogni anno l’oratorio organizza la sua gita sul Monte Calvana. Questa volta però una tragedia ha macchiato la gioia dei giovani, la tranquillità della scampagnata parrocchiale ed ha interrotto la vita di un giovane.
I fatti:
Il gruppo Scout della parrocchia di San Martino a Paperino, una frazione a sud di Prato, parte ieri mattina dalla chiesa del paese, la meta è il vicino Monte Calvana dove bambini, accompagnatori e sacerdoti avrebbero dovuto compiere un’amena escursione.
Gli accompagnatori hanno sottovalutato le condizioni climatiche? La colonnina di mercurio segnava 35° e più.
Molti bambini e ragazzi hanno accusato malesseri generati proprio dal caldo eccessivo e probabilmente da una correlata disidratazione.
I racconti dei giovani Scout hanno permesso una prima ricostruzione:
a quanto pare dopo ore di difficile camminata sotto il sole diversi escursionisti hanno lamentato malori più o meno seri, alcuni faticavano a muoversi (il ritardo nei movimenti è un campanello d’allarme inequivocabile quando ci si trova in condizioni climatiche ad alto pericolo colpi di calore).
Uno di loro, Franco, 11 anni, poco prima dell’ora di pranzo e subito dopo l’arrivo in vetta, circa alle 12.50, si è accasciato al suolo ed è andato in arresto cardiaco.
Gli accompagnatori hanno tentato un massaggio cardiaco e prontamente hanno allertato i soccorsi.
Il bimbo è stato trasportato in eliambulanza all’ospedale Careggi di Firenze.
Le sue gravissime condizioni hanno reso vani i soccorsi.
Intanto il caldo aveva colpito tutti gli altri giovani escursionisti che sono stati messi in salvo dai vigili del fuoco intervenuti con il loro elicottero. I soccorritori per portare in salvo i ragazzi li hanno caricati a gruppi di 6 o 7 sull’elicottero
Gli Scout erano rimasti bloccati sul monte perché non riuscivano più a camminare, senza l’intervento di un elicottero il loro ritorno a valle non sarebbe stato possibile.
Gli organizzatori hanno delle responsabilità?
I bambini erano partiti accompagnati da 16 animatori, con loro c’era anche il parroco, don Carlo Gestri. Le condizioni climatiche andavano meglio considerate?
Di fatto l’Arpat (Agenzia regionale per la protezione ambientale) aveva segnalato un aumento della concentrazione di ozono nell’atmosfera oltre la soglia di attenzione (180 microgrammi per metro cubo). Di conseguenza il Comune di Firenze aveva sconsigliato le attività ricreative con esercizio fisico intenso all’aperto e in luoghi soleggiati, soprattutto negli orari di massimo caldo – ovvero tra le 12 e le 17.
Ai microfoni del TG1, prima di conoscere il tragico destino di Franco una mamma, ha dichiarato: “Lo fanno tutti gli anni, è sempre andato tutto bene e se questa volta no non è colpa degli accompagnatori!”
La procura di Prato ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per indagare le ragioni e le eventuali responsabilità legate alla morte del bambino. È probabile che venga disposta anche l’autopsia, qualcuno non esclude un problema congenito. Certamente senza un referto autoptico sarà difficile determinare le cause e le responsabilità di questo tragico decesso.