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Mario Balotelli e Raffaella Fico, lui vuole il Dna e lei usa la gravidanza: qual è la verita?

di Federica Federico

06 Luglio 2012

balotelli fico paternitàÈ stupefacente come dinnanzi al gossip il pubblico pieghi il proprio intelletto e arrivi a trovare divertenti le più volgari argomentazioni e le meno eleganti dietrologie storiche sui protagonisti della “bella vita”.

Le soubrette non hanno mai ragionato sui massimi sistemi; nessuno ha mai chiesto loro di parlare meglio e di spogliarsi di meno; il pubblico le ha elette come oggetti, soggetto di desideri vivi ma istintivi e istintuali; il cervello non è annoverabile tra i requisiti della showgirl media che deve essere solo mediamente piacente, altamente portata all’esibizionismo e necessariamente tendente a scelte di moda minimaliste (gli abiti spostati verso il nudo sono divenuti un must ).

Alla soubrette non si può chiedere pubblica pudicizia, pulizia dei costumi intesa come castità e purezza, ella è sensualità osata, spinta, cercata e provocata.

Del resto anche quelle amatorie sono arti e l’arte di spogliarsi per ottenere facili successi è stata esaltata (per non dire giustificata) nella corte del Bunga Bunga dove l’avallo alle cattive ragazze arrivava da figure rappresentative e a dir poco imponenti. A fronte di ciò mi è incomprensibile il pubblico linciaggio di Raffaella Fico che al momento è colpevole di essere incinta di Mario Balotelli e di “usare” la gravidanza per ampliare la sua notorietà.

balotelli fico paternitàLa Fico fa il suo mestiere e il suo lavoro è la soubrette (o soubrettina). Di fatto per lavorare mette in mostra le grazie del corpo e le propone come desiderabile miraggio. Le moderne showgirl vendono la loro bellezza e non essendo portatrici di talenti ulteriori e diversi dal corpo finiscono col vendere la loro vita. Questa mercificazione del sé e la conseguente totale compressione della vita privata è la naturale conseguenza del gossip moderno.

Belen non ha forse “usato” come oggetto di interviste esclusive il suo aborto? Nei pomeriggi di canale cinque le telecamere di Mediaset non hanno forse seguito parti in diretta tv?

È probabilmente cominciato tutto quando Pietro Taricone e Cristina Plevani si appartarono sotto un tavolo del Grande Fratello 1 coperti da una “tenda” di fortuna per Amarsi come due ingenui e comuni giovani.

Probabilmente il Grande Fratello ha trasmesso al pubblico l’idea che il divo fosse tenuto ad esporre tutto se stesso e, d’altro canto, ha costretto i personaggi “non artisti” a esporsi sempre più.

gossipIl risultato è stato disastroso: il pubblico sente di possedere il divo e il divo “usa” ogni espressione della propria vita per catalizzare l’attenzione su di sé.

Uscire dalla morsa del gossip è difficilissimo se non impossibile, non ci riuscì mai Lady D. e non ci riescono i moderni personaggi della tv.

Il pubblico insegue il divo e facendolo neanche si accorge del fatto che alimenta un meccanismo economico ampio e complesso.

Recentemente la famiglia Facchinetti – Marcuzzi ha inscenato un siparietto molto divertente dinnanzi ai flash dei paparazzi: il figlio di Alessia portava una maglietta con una vistosa scritta: “Basta”, nascondeva l’ “urlo di dolore” sotto il giubbino. Dinnanzi ai paparazzi papà Francesco ha aiutato il piccolo ad esporre la scritta e poi la famiglia ridendo è scappata via!

Un esempio di civile “intolleranza” ai flash che non mollano!

A volte, tuttavia, il gossip scade nel cattivo gusto.

La notizia del momento è, appunto, la gravidanza di Raffaella Fico e l’appendice di cattivissimo gusto è la richiesta pubblica del test del Dna avanzata dal “presunto padre” Mario Balotelli.

balotelli fico paternitàIn molti si prodigano per sottolineare la poca serietà dei futuri genitori, in rete fioriscono le liste dei comportamenti disdicevoli di mamma Raffaella e papà Balotelli, nessuno, invece, considera che “con un figlio” tutto cambia, che un figlio è un diritto insindacabile di ogni donna:

nessuna femmina può essere giudicata per il suo passato né i trascorsi di vita possono in alcun modo limitare il diritto alla maternità.

Il vero problema della modernità è che l’uomo è “costretto” dalla società a considerare il danaro come un bene primario e quindi l’interesse di chiunque per i soldi diviene prevalente se non esclusivo. In questo senso tutto è sfruttabile, alienabile e commercializzabile … tutto dalla verginità alla gravidanza.

È triste che l’indotto del gossip si alimenti non solo a discapito dei valori veri ma persino a danno dell’umano intelletto, ed è triste che si definisca giornalistico o frutto della penna di un giornalista il reportage sui “disastri” di una soubrette, è assurdo, poi, che non si induca il lettore a riflettere sui retroscena delle “vite vip” conducendolo, se possibile, ad una emancipazione dal gossip che sarebbe pure auspicabile, se non consigliabile!



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