Una pistola carica lasciata incustodita, un bambino di soli tre anni vivace e curioso, la distrazione di un genitore.
Ieri a Salem, cittadina situata nello stato dell’Indiana, Michael Payless, marito e padre di tre figli, è morto a soli 33 anni, ucciso dal proprio figlio.
Il piccolo, evidentemente incuriosito dalla pistola calibro 45, regolarmente registrata, lasciata incustodita e per lo più carica, ha impugnato l’arma dalla quale è accidentalmente partito un colpo, un solo colpo che non ha lasciato scampo al disattento genitore, morto sul colpo.
La reale dinamica dell’incidente, avvenuto intorno alle 22:00 ora locale (in Italia erano le 4 di domenica mattina) non è stata ancora resa nota, in quanto le indagini sono tutt’ora in corso, al fine di accertare anche eventuali responsabilità da parte degli adulti presenti in casa al momento della tragedia.
Il sergente Jerry Goodin, della polizia dell’Indiana, ha dichiarato:
“Ci troviamo davanti ad un tragico incidente e al tragico errore di lasciare una pistola alla portata di un bambino. Le pistole cariche e i bambini non vanno d’accordo e non dovrebbero mai essere nei paraggi di un ragazzino cosi piccolo”.
Una dramma familiare avvenuto per pura incoscienza?
Eppure basterebbe davvero poco per evitare che tutto ciò accada, una maggiore responsabilità da parte dei genitori che, in quanto tali, devono imporsi come priorità la sicurezza dei propri bambini.