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Trapani donna uccisa al nono mese di gravidanza, si aggrava la posizione del marito

di Maria Corbisiero

24 Luglio 2012

donna incinta uccisaLe indagini effettuate dai carabinieri del Ris di Messina, inerenti l’omicidio di Maria Anastasi, sembrano esser giunte ad una svolta decisiva.

Il corpo carbonizzato della Anastasi, casalinga di 39 anni, madre di tre ragazzi adolescenti ed incinta al nono mese di gravidanza della quarta figlia, fu ritrovato lo scorso 5 luglio nelle campagne di Trapani, ai piedi di Erice.

Gli inquirenti, interrogando il marito della vittima, Salvatore Savalli, che ne aveva denunciato la scomparsa, riscontrarono nei suoi racconti varie incongruenze, tanto da farlo iscrivere nel registro degli indagati.

Successivamente, in base anche alle varie testimonianze dei figli e dell’amante dello stesso, Giovanna Purpura, emerse che l’uomo, additato come un violento, si era reso l’artefice del macabro delitto.

donna incinta uccisaRecatosi presso le campagne del trapanese, accompagnato da moglie e amante, avrebbe colpito la prima con un oggetto contundente (si ipotizza un badile o un piccone – ndr.) e poi avrebbe dato fuoco al corpo esamine cospargendolo di benzina.

Tale ricostruzione dei fatti fu fornita dalla Purpura, dichiaratasi spettatrice inerme di fronte tale atrocità. Savalli, successivamente, tentò di addossare le colpe sulla donna, cercando di smentire la sua versione e accusando lei di aver compiuto il delitto.

Fino ad oggi!

Infatti, l’analisi degli indumenti che il marito della vittima indossava al momento del brutale omicidio, avrebbero permesso di rilevare la presenza di microtracce di sangue sia sui pantaloni che sulle scarpe.

Un’ulteriore traccia che aggraverebbe la posizione dell’uomo, ora in carcere con l’accusa di concorso in omicidio premeditato con l’aggravante della crudeltà.



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