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Troppo sale nell’alimentazione dei bambini: rischio ipertensione

di Mamma Licia

19 Settembre 2012

Consumare troppo sodio fa male, a tutti, adulti e bambini.

Il sale fa aumentare la pressione sanguigna con un conseguente aumento del rischio di malattie cardiache, ictus e morte prematura. Eppure la nostra alimentazione continua ad essere ricca di sale e, cosa ancora più grave, lo è pure quella dei nostri figli che, a tavola, mangiano le nostre stesse pietanze e assumono la nostra stessa quantità di sodio. Fin da piccolissimi.

Un recente studio dei ricercatori del Centers for Disease Control and Prevention (CDC), pubblicato sulla rivista Pediatrics, mette in guardia i genitori dal consumo eccessivo di sale.

La ricerca è stata condotta su 6235 ragazzi di età compresa tra gli 8 ed i 18 anni e sono stati analizzati i dati relativi al loro tipo di dieta, alla loro pressione sanguigna e al loro peso. I risultati hanno evidenziato che, in media, il consumo di sodio giornaliero era di 3,387 mg, pari a quello consumato in media da un adulto e di gran lunga superiore a quello dei 2,300 mg al giorno consigliati dalle attuali linee guida alimentari.

Rispetto a coloro che consumano meno sale, i bambini che assumono una quantità elevata di sodio hanno un rischio doppio di soffrire di pre-ipertensione o ipertensione; inoltre, tra questi, coloro che sono in sovrappeso o obesi corrono un rischio tre volte maggiore di soffrire di pressione alta rispetto ai bambini che consumano meno sale.

Ciò significa che eccesso di sodio e di peso hanno un effetto amplificato sulla pressione sanguigna.

Negli Stati Uniti l’ipertensione infantile, legata all’obesità, sta diventando un problema sempre più diffuso: circa il 14% degli adolescenti americani, tra i 12 e i 19 anni, soffre di pre-ipertensione o ipertensione. Una percentuale che potrebbe anche essere raggiunta dai nostri adolescenti.

I consigli, quindi, sono sempre gli stessi: un’alimentazione ricca di frutta e verdura, uso delle spezie per insaporire i cibi e consumo ridotto di sale. Ricordiamoci anche di leggere attentamente le etichette degli alimenti che acquistiamo e che possono nascondere alte quantità di sale.



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