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Angela Celentano: il giallo della sua scomparsa, è viva ed è in Messico?

di Maria Corbisiero

25 Settembre 2012

angela celentanoAll’inspiegabile scomparsa di Angela Celentano si aggiungono oggi altri misteri.

Le mail pervenute alla famiglia, raccontate e documentate ieri dagli stessi familiari di Angela, nel corso della trasmissione di Rai Due “I Fatti Vostri”, sembrano esser state realizzate da un hacker o quantomeno la loro provenienza non corrisponde al reale indirizzo IP rilevato dagli inquirenti.

Infatti, lo scambio epistolare via e-mail tra la figlia maggiore dei Celentano, Rossana, e la ragazza messicana, Celeste Ruiz, dichiaratasi la vera Angela Celentano e documentando la sua affermazione con una storia alquanto verosimile e con foto somiglianti a quelle sviluppate dall’FBI, è stato costantemente monitorato dalla Procura di Torre Annunziata e dalla polizia Postale del Compartimento di Napoli.

Gli inquirenti sono così riusciti a risalire all’indirizzo IP e, grazie ad una rogatoria prontamente ottenuta, hanno perquisito l’abitazione da esso indicato.

angela celentanoLa casa, situata in Città del Messico, appartiene ad un magistrato messicano (Celeste Ruiz aveva affermato nelle mail che il padre adottivo fosse un facoltoso pm messicano – ndr) i cui due figli, un maschio e una femmina, però non corrispondono per età anagrafica alla ex bambina scomparsa, oggi vent’enne.

Tutti i familiari sono stati comunque sottoposti ad un test del DNA, risultato poi negativo e rivelando così la pista come poco attendibile.

Ora il caso è passato agli inquirenti messicani che hanno provveduto ad aprire un’inchiesta nei confronti del magistrato in quanto risultano alcuni dati cancellati dal pc incriminato, oltre ad esser stato identificato come la fonte da cui provenivano le e-mail di Celeste Ruiz e da cui sarebbe stato creato un profilo facebook falso della ragazza stessa.

Intanto anche Celeste sembra esser sparita nel nulla.

La corrispondenza in rete si è infatti interrotta nel dicembre del 2011, dopo che la polizia ha avviato l’inchiesta in Messico.



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