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Terremoto in Campania, ultime notizie

di Federica Federico

27 Settembre 2012

La terra trema ancora in CampaniaLa terra trema ancora in Campania.

È dalla zona geografica del beneventano che arrivano le scosse:

– nel cuore della notte, alle 3:08, una prima scossa (4,1 di magnitudo) ha fatto tremare la terra per 52 secondi:

– alle 5:47 una seconda (3,5 di magnitudo) ha sconquassato il suolo per 42 secondi;

– l’ultima alle 10:35 (3,7 di magnitudo) è durata 40 secondi.

Oltre a queste tre scosse principali altre 7 di minore intensità sono partite da Paduli, epicentro del terremoto in provincia di Benevento.

Anche l’Aquilano trema, sebbene con scosse di piccola intensità – e quasi fisiologiche oramai in quelle zone. C’è un nesso tra i diversi terremoti?

Le scosse del beneventano si sono avvertite nel nolano e nelle zone più vicine a Napoli, l’oscillazione del terreno si è sentita a Torre Annunziata e questa mattina anche a Torre del Greco, alle pendici del Vesuvio.

Quando la terra trema in Campania e sotto il Vesuvio ritorna sempre la grigia memoria del sisma dell’1980. Queste terre, sensibili agli sciami sismici, sono intimamente già ferite e provate. Ed inoltre oggi l’Italia conserva difficili memorie di più recenti terremoti …

…L’Aquila è nei cuori di ciascuno di noi.

Al momento pare che il sisma non abbia prodotto danni, tuttavia continuano le verifiche sugli edifici scolastici presenti nell’area dell’epicentro e nelle zone ad esso più vicine.

  • Qual è l’origine e la causa dello sciame sismico?

Portuguese seismologist Carlos CorelaGli esperti definiscono questo sisma di tipo estensionale; estensionale fu anche il terremoto dell’Aquila del 2009.

L’Ingv, Istituto Nazionale di geofisica e Vulcanologia, chiarisce, per il tramite dei suoi studiosi, le cause del terremoto: la crosta terrestre si e’ deformata ai lati dell’Appennino ed è “collassata” scivolando verso i lati. Questo scivolamento ha determinato un movimento della terra e precisamente un movimento, o meglio una spinta, perpendicolare rispetto alla catena montuosa.

La complessa articolazione geografica e la sensibilità sismica delle zone colpite richiedono comunque una più lunga osservazione.



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