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Aborto spontaneo come si presenta: sintomi, tipologie e trattamento

di Gioela Saga

05 Ottobre 2012

Se si pensa che sia in corso un aborto spontaneo, ci si deve rivolgere ad un medico prima possibile. Si provvederà ad un esame pelvico o altre analisi che si riterranno opportune per valutare la situazione.

I sintomi di un possibile aborto spontaneo includono:

  • sanguinamento vaginale o perdite;
  • forte dolore addominale;
  • crampi molto intensi;
  • dolore sordo nella parte lombare della schiena, pressione o fitte;
  • cambiamento nelle secrezioni vaginali.

Questi sintomi potrebbero anche essere il segnale di qualcosa di meno serio ma, in caso di dubbio, sarebbe meglio rivolgersi prima possibile ad un ginecologo per una visita.

Ci sono 5 tipi di situazioni davanti alle quali potreste trovarvi di fronte:

Minaccia di aborto. C’è un sanguinamento, con assenza di crampi o molto lievi, il collo dell’utero (cervice) è chiuso. Metà delle minacce di aborto finiscono con una perdita della gravidanza, nell’altra metà, il sanguinamento cessa e la gravidanza prosegue normalmente.

Aborto spontaneo inevitabile. Il sanguinamento aumenta e il collo dell’utero inizia ad aprirsi. In questo caso, purtroppo, non c’è possibilità che la gravidanza possa continuare.

Aborto incompleto. Del tessuto gravidico fuoriesce dall’utero, ma una parte rimane all’interno. A volte è necessario un’azione per rimuovere il tessuto rimasto.

Aborto completo. Tutto il tessuto gravidico fuoriesce dall’utero e, di solito, non si necessita di alcun trattamento.

Aborto mancato o interno. La gravidanza è finita ma il tessuto rimane nell’utero. Di solito il tessuto alla fine fuoriesce naturalmente.

A volte, invece, è necessario un trattamento per tutelare la donna da eventuali rischi per aver trattenuto del tessuto, il medico può decidere allora di ricorrere ad un farmaco o alla procedura di aspirazione. Durante l’aspirazione, si inserirà un sottile tubo di plastica nell’utero per rimuovere il tessuto gravidico con una delicata aspirazione.

Se avete avuto due o più aborti di seguito, il vostro ginecologo potrebbe suggerirvi di fare qualche test ulteriore per verificare che non abbiate squilibri ormonali, malattie genetiche o altri problemi. Le analisi eseguite potrebbero evidenziare un problema che potrebbe essere curato, per mettervi in grado di portare a termine felicemente altre gravidanze in futuro.

Le varie tipologie di aborto che si possono presentare possono variarne anche i sintomi, non tutte le donne, ad esempio, hanno dolori, la maggior parte ha dei crampi, per alcune possono essere abbastanza forti, per altre più lievi.

Nelle perdite di sangue si possono trovare anche grossi coaguli e alcune donne possono essere sorprese e spaventate dal forte sanguinamento che può avvenire durante un aborto spontaneo. Il sanguinamento e i crampi possono durare poco o diverse ore. Solo il medico può dare medicine o consigli adeguati su come comportarsi esattamente e alleviare il dolore, in base alle condizioni della donna, e sarà anche in grado di dire cosa può essere normale aspettarsi o meno che avvenga successivamente. È sempre importante informare il proprio medico dei propri sintomi.

Che sia accompagnato o meno da dolori, che avvenga velocemente o no, l’aborto spontaneo è sempre un’esperienza drammatica, anche se fisicamente non lascia, generalmente, nessun tipo di strascico, psicologicamente può richiedere un aiuto particolarmente attento, anche in previsione di gravidanze future e dell’atteggiamento che si adotterà poi coi i propri figli.

Tratto da Planned Parenthood



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