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Il mantello dell’invisibilità si può realizzare grazie alle aringhe e alle sardine

di Mariangela Saulino

23 Ottobre 2012

La prestigiosa rivista Nature Photonics, ha pubblicato lo studio di un team di scienziati dell’Università di Bristol secondo il quale nelle aringhe e nelle sardine sarebbe nascosto il segreto per realizzare il mantello dell’invisibilità.

Lo studio guidato da Nicholas Roberts si concentra sulla struttura molecolare di questi pesci, capaci di rendersi invisibili ai predatori.

La pelle di aringhe e sardine si compone di diversi strati ad alto indice di rifrazione che rendono impossibile l’assorbimento della luce. Caratteristica che hanno sviluppato nel corso della loro evoluzione in quanto nel loro habitat la mancata polarizzazione della luce li rende in grado di sfuggire ai predatori i quali presentano una vista in grado di catturare con acutezza le differenze di polarizzazione della luce.

Naturalmente la produzione artificiale di questi meccanismi di invisibilità richiede l’utilizzo di materiali con proprietà ottiche particolari e molto difficili da ottenere, anche se lo studio potrebbe risultare rilevante ai fini delle applicazioni per la produzione di led e fibre ottiche.

In ogni caso, gli appassionati di Harry Potter che sognano di possedere il mantello dell’invisibilità non devono disperare perché presto o tardi la tecnologia sarà in grado di trasformare il loro sogno in realtà.

 



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