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Partorire in casa

di Mamma Elisa

11 Giugno 2010

Hai mai pensato di partorire in casa?


Quando comunicai questo mio desiderio alle persone a me care mi diedero della matta, perché dicevano che partorire in casa ormai è “fuori moda “ ed è molto rischioso. Mi lasciai convincere anche se dentro me sapevo che non era un desiderio così sbagliato.

Partorire in casa oggi è un’alternativa realizzabile per una donna e per la coppia che vuole vivere quel momento, quella esperienza bellissima nell’intimità della propria casa, quell’intimità che una camera d’ospedale non può regalarti.

Ovviamente prima di decidere di partorire in casa il ginecologo deve stabilire che la gravidanza sia fisiologica, che non ci siano patologie e soprattutto l’ospedale non deve distare più di 30 minuti dalla vostra abitazione.

Partorire a domicilio oggi è completamente diverso da com’era una volta. Intanto è diversa l’assistenza offerta alle neomamme: ci sono ostetriche qualificate che seguono la partoriente già settimane prima dell’evento e organizzano degli incontri preparatori direttamente in casa.
Questo stesso personale professionalizzato, giunto il momento del parto, monitorerà e seguirà le varie fasi del travaglio nel rispetto dell’intimità della coppia.
L’ostetrica dovrà essere reperibile dalla 38° settimana fino alla 42° , tutto quello che potrebbe avvenire prima o dopo dovrà essere svolto in ospedale.
Il compagno che in genere in ospedale non ha nessun ruolo e viene escluso, potrà partecipare attivamente alla nascita del bambino, stando accanto alla mamma, massaggiandole la schiena, confortandola, sostenendola nel periodo espulsivo, si perché a differenza dell’ospedale, in casa si possono assumere diverse posizioni durante la fase espulsiva.

La stanza scelta per il parto dovrà essere calda ed accogliente, andrà attrezzata nel pieno rispetto dell’igiene.

La partoriente se vorrà per rilassarsi potrà ascoltare della musica e avere la luce soffusa.

Il bambino appena nato sarà asciugato ed avvolto in panni caldi e verrà messo sul petto della mamma che potrà subito attaccarlo al seno.
Il cordone potrà essere tagliato anche dal padre.
Avvenuto il parto il pediatra verrà avvisato ed entro le dodici ore successive dovrà recarsi a casa per visitare il bambino.

Anche nei giorni successivi al parto l’ ostetrica farà visita alla puerpera per vedere come vanno le cose e controllare che tutto proceda per il meglio.



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