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Legge 40 modifica: sarà possibile disconoscere i figli in provetta

di Mariangela Saulino

08 Novembre 2012

Legge 40 modifica E’ stato approvato dalla Commissione Affari Sociali della Camera un emendamento alla legge 40 sulla fecondazione assistita che permetterà alle madri che hanno concepito un figlio con la fecondazione assistita di tipo eterologo, di poterlo disconoscere al momento della nascita, così come accade per le donne che hanno avuto un figlio da una gravidanza naturale.

L’emendamento proposto dall’Idv ha ricevuto consenso da tutti i gruppi parlamentari ad esclusione della Lega.

I pareri sul tema sono discordanti, infatti, se per gli esponenti del Pd e diversi avvocati è stata eliminata una “discriminazione”, diversamente la pensano l’ex sottosegretario alla Salute Eugenia Roccella (Pdl) e Paola Binetti (Udc), secondo le quali la modifica di oggi va abrogata.

La modifica approvata comporta l’abrogazione dell’articolo della legge 40 che prevede che la madre, sottoposta a tecniche di procreazione medicalmente assistita, non può dichiarare la volontà di non essere nominata.

Ciò sarebbe in contrasto con quanto stabilito dall’art. 30, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 396/2000 che prevede che al momento della dichiarazione di nascita deve essere rispettata l’eventuale volontà della madre di non essere nominata.

Legge 40 modifica Diversi i commenti al lavoro della Commissione.

Livia Turco esponente del Pd ritiene che si tratti di un “voto importante perché le gravidanze sono tutte uguali”.

Un giudizio positivo arriva anche da Gianni Baldini, avvocato specializzato in materia, secondo il quale “Fra le tante storture della legge, questo aspetto rappresentava certamente una difformità che andava eliminata”.

Esprime, invece, parere negativo Eugenia Roccella del Pdl: La modifica sicuramente corretta per garantire che non vi siano forme surrettizie di commercio intorno alla procreazione assistita, e non si possa aggirare il divieto di fecondazione eterologa”

Se confermata in via definitiva, l’approvazione di questo emendamento all’art.9 della legge 40 in commissione Affari sociali, rappresenterebbe la prima modifica parlamentare ad una legge controversa e combattuta in decine di tribunali in tutta italia ed in Europa.

Considerando i vari ricorsi proposti nei confronti della legge, sono già 16 le volte che i Giudici hanno dovuto ordinare l’esecuzione delle tecniche di fecondazione secondo i principi costituzionali di parità ed uguaglianza delle coppia davanti alla legge.

 



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