In una scuola elementare di Longview, negli Stati Uniti, i bambini aggressivi o con problemi di disabilità venivano rinchiusi in una stanza imbottita, del tipo di quelle che venivano usate negli ospedali psichiatrici.
La foto della stanza è stata messa in rete dalla mamma di una bimba che frequentava la scuola che, sconvolta dall’accaduto ha deciso di rendere nota la situazione, inserendo accanto all’immagine anche un commento:
“La polizia è stata davvero informata di questa pratica? È terribile e non dovrebbe mai essere usata, a prescindere dallo stato in cui si trova il bambino. Se questo genere di stanza fosse opera di un genitore questo sarebbe già stato messo in galera”.
Non è tardata ad arrivare la risposta della scuola che ha confermato l’esistenza di questa stanza asserendo, addirittura, che si tratti della soluzione migliore ed efficace per i bambini di 8 o 9 anni particolarmente difficili.
La scuola ha fatto sapere che la stanza rappresenterebbe un sistema educativo all’avanguardia accettato anche dai genitori dei bimbi iscritti.
Sembrerebbe un film dell’orrore ma è ciò che davvero accade in America, la grande potenza culturale ed economica, dove i sogni si realizzano ma anche dove i peggiori incubi diventano realtà.