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Albero di Natale: che significato ha per i bambini

di Giuseppe Gagliano

03 Dicembre 2012

albero di natale  La figura dell’albero, nell’immaginario del bambino fino agli otto anni circa, rappresenta qualcosa di stabile e duraturo, robusto e bene ancorato.

Con questa figura allegorica il bambino rappresenta il proprio ego che egli tende a ingrandire a dismisura.

Più tardi prenderà coscienza dei suoi reali limiti e ridimensionerà l’egocentrismo per rivolgersi verso gli altri in un rapporto dualistico sempre più paritario.

Spesso vediamo, nei primi disegni del bambino, oltre la rappresentazione della casa, simbolo genitoriale, anche quella di alberi che, per la maggior parte delle volte, hanno un fusto sproporzionato rispetto alla chioma, comunque folta ma piccola. Nel fusto il bambino vede se stesso che si staglia verso l’alto in modo prepotente, più che forte, mentre la chioma rappresenta la sua fantasia, piena di progetti, un po’ ammucchiati e racchiusi come in una testa.

albero di natale  Infatti le proporzioni di quest’albero sono più vicine a quelle che ci sono tra il corpo e la propria testa.

Altra cosa che di solito si evidenzia in questi disegni è la mancanza di radici che rappresentano la parte nascosta dell’io, cioè quella che appartiene alle origini ignote intrauterine per cui invisibili, sotterrate o, meglio, legate alla madre terra, immerse in essa.

Nel periodo natalizio la magia dell’albero di Natale rompe questo schema nella forma ma, il bambino, attribuisce valenze ugualmente egocentriche.

Quest’albero è conico ed ha un basamento molto largo, per finire con un vertice esasperato da un puntale o una stella.

Nell’immaginario infantile la chioma, che qui è predominante e quasi priva di fusto, è vista come un’enorme testa piena di idee, fantasia e magia che, dal basso, si prodigano in alto, in un crescendo di sfavillamento che punta verso l’infinito, simbolo ancestrale di gioia.

albero di natale

Al contrario, il basamento, che di solito è un vaso o un evidente piedistallo, fa sorgere quelle origini nascoste in un grande abbraccio nel quale si fonde, divenendo un tutt’uno con la mamma o con la famiglia.

Tutto l’arcano viene a galla con la necessità di dare sostegno alle proprie fantasie tramite una genitorialità forte che gli dà sicurezza. Se alla base dell’albero vi sono dei doni, egli sente il riscontro, la risposta a questa sua esigenza quasi morbosa ma che gli permette di accostarsi alla vita esterna lasciando andare serenamente lo stato fetale che sussiste ancora nelle sue pulsioni.

La crescita del bambino è, tutto sommato, un susseguirsi di eventi che disgregano l’io nascosto per riorganizzarlo nella realtà tangibile.

Gli eventi che hanno una cadenza ritmica come, ad esempio, i compleanni, le vacanze ed anche il Natale, sono ricorrenze che pongono, nella mente del bambini, il punto e a capo ad ogni tappa raggiunta.



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