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L’uomo ragno è morto, il Doctor Octopus ha vinto

di Mariangela Saulino

16 Gennaio 2013

La Marvel ha sconvolto i cittadini americani che, ieri, hanno acquistato il volume numero 700. La copertina annuncia un confronto tra il nostro eroe ed il Doctor Octopus ma mai i fans del fumetto si sarebbero aspettati un finale del genere, con la morte di Spiderman.

La storia racconta che il Doctor Octopus rimane imprigionato nel cervello del suo nemico e viene tentato dall’idea di prenderne l’identità, operazione che si traduce in uno scambio di personaggi di alto spessore psicoanalitico.

Certo non è la prima volta che la Marvel ha deciso di far morire il suo eroe e siamo certi che anche questa volta lo farà risorgere coma una fenice.

Infatti, questa è una tecnica che spesso viene usata per rilanciare le fortune dei supereroi dei fumetti. La prima memorabile scomparsa di Spiderman risale a vent’anni fa, relativa allo scontro con Doomsday, dove il suo costume fu ridotto a brandelli ed i fans fecero a botte davanti alle edicole per accaparrarsi il numero da collezione.

La tecnica della morte e successiva resurrezione del supereroe non è relativa solo a Spiderman ma spesso è stata usata per riportare in auge altri personaggi come Jean Gray, la compagna di uno dei membri degli X Man, che fu eliminata e recuperata per più volte.

Nel caso di Spiderman, la soluzione trovata dagli autori della Marvel è diversa visto che il supereroe rimane sospeso tra la vita e la morte grazie all’accorpamento al suo nemico.

Una prospettiva nuova in cui il piano è ribaltato pur rimanendo viva la componente del conflitto tra la natura umana e quella soprannaturale del supereroe.

Fino al momento in cui il conflitto si risolverà e Spiderman tornerà al suo posto.

 



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