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Madeleine Mc Cann non è stata ritrovata: il test del Dna, non è lei

di Alessandra Albanese

14 Febbraio 2013

Non è lei. Si era ipotizzato il ritrovamento della piccola Madeleine Mc Cann già qualche settimana fa in Nuova Zelanda.

Per questo le autorità avevano disposto il test del dna su una bambina di sei anni che più volte era stata segnalata. La somiglianza era notevole: stessa età, stessi capelli biondi, stessa macchia nell’iride dell’occhio destro. La bambina era al seguito di una famiglia che si spostava nel paese. Nel corso degli ultimi cinque anni cinque segnalazioni erano pervenute alle autorità locali.

Ultimo avvistamento la notte del capodanno 2012 nel Queenstown. La polizia Neozelandese si era espressa all’inizio del 2013 affermando che la bambina in questione non fosse la piccola scomparsa in Portogallo.

Scotland Yard questa volta però era intervenuta. Nell’ambito dell’operazione nominata Operation Grange (costata oltre 4 milioni di euro voluta dal premier Cameron), aveva disposto il test del dna sulla piccola. Di poche ore fa la pubblicazione dei risultati.

Pochi dubbi dunque sull’identità della piccola sospettata. Il dna non corrisponde a quello di Maddie.

I coniugi Mc. Cann, genitori della piccola, avevano pubblicato nel 2011 un libro, divenuto best seller sulla vicenda, il giorno dell’ottavo compleanno di Maddie e disposto un fondo a suo nome che in questi tre anni ha raggiunto offerte per 1.8 milione di sterline.

Hanno promesso una ricompensa di 1 milione di sterline per il ritrovamento della figlia.

Adesso dovranno ricominciare le ricerche.

 



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