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Elezioni politiche 2013: quando e come si vota

Il 24 e il 25 febbraio 2013 si voterà per il rinnovo del Parlamento. Gli elettori chiamati alle urne saranno poco più di 47 milioni; ad essi si aggiungono gli oltre 3,5 milioni residenti all’estero. Il 24 e il 25 febbraio si terranno anche le elezioni per il rinnovo dei consigli ...

di Mamma Licia

21 Febbraio 2013

Il 24 e il 25 febbraio 2013 si voterà per il rinnovo del Parlamento. Gli elettori chiamati alle urne saranno poco più di 47 milioni; ad essi si aggiungono gli oltre 3,5 milioni residenti all’estero.

Il 24 e il 25 febbraio si terranno anche le elezioni per il rinnovo dei consigli regionali di Lombardia, Lazio e Molise.

Quando si vota

Si vota domenica 24 febbraio, dalle 8.00 alle 22.00, e lunedì 25 febbraio, dalle 7.00 alle 15.00.

Come si vota e operazioni di voto

Agli elettori, muniti di tessera elettorale personale e di documento di identificazione valido (carta di identità o altro documento rilasciato da una pubblica amministrazione, purché munito di fotografia), sarà consegnata, spiegata (in modo da poter verificare che in essa non sono presenti tracce di scrittura o altri segni):

– una scheda rosa, per l’elezione della Camera dei deputati e

– una scheda gialla, per l’elezione del Senato della Repubblica (quest’ultima solamente se l’elettore avrà compiuto 25 anni entro il primo giorno di votazione, cioè domenica 24 febbraio).

Il voto si esprime tracciando con la matita copiativa un solo segno (una X o un semplice tratto) sul rettangolo che contiene il contrassegno della lista prescelta.

Sono vietati altri segni o indicazioni (incluso il nominativo dei candidati), pena la nullità del voto.

Non è possibile manifestare “voto di preferenza”. L’ordine degli eletti è dato dalla successione dei candidati in ciascuna lista.

Anche nel caso di liste collegate in coalizione, il segno va sempre posto sul solo contrassegno della lista che si vuole votare e non sull’intera coalizione.

Se il segno tracciato dall’elettore dovesse “sconfinare” sui contrassegni limitrofi e invadere così altri simboli, il voto “si intende riferito al contrassegno su cui insiste la parte prevalente del segno stesso” ed è dunque valido. In questo modo la volontà dell’elettore non è messa a rischio da eventuali errori materiali.

In Valle d’Aosta (per la Camera dei deputati e per il Senato della Repubblica) e in Trentino-Alto Adige (per il Senato della Repubblica), l’elettore esprime il voto tracciando un solo segno sul contrassegno del candidato prescelto o, comunque, nel rettangolo che lo contiene.

Durante le operazioni di voto, è raccomandato di:

  • non sovrapporre le schede una sull’altra al momento dell’espressione del voto, al fine di evitare che il segno di voto tracciato su una scheda sia visibile sull’altra sottostante;
  • non apporre, su ogni scheda, più di un segno di voto.

Una volta espresso il proprio voto e prima di uscire dalla cabina elettorale, le schede dovranno essere debitamente piegate e restituite, insieme alla matita copiativa, al presidente del seggio che le depone nelle rispettive urne.

All’interno delle cabine elettorali è vietato introdurre telefoni cellulari o altre apparecchiature in grado di fotografare o registrare immagini. La violazione di questo divieto comporta la sanzione dell’arresto da tre a sei mesi e dell’ammenda da 300 a 1.000 euro.

L’elettore che ha smarrito la propria tessera elettorale può chiederne il duplicato presso gli uffici elettorali del comune di residenza.

Le operazioni di scrutinio inizieranno lunedì 25 febbraio alle ore 15.00, subito dopo la chiusura dei seggi, e dovranno essere svolte senza alcuna interruzione e ultimate entro le ore 14.00 di martedì 26 febbraio. Si procederà prima con lo scrutinio delle schede per il Senato e poi di quelle per la Camera.

La Camera dei deputati e il Senato della Repubblica sono eletti per la durata di cinque anni.

Candidati premier e coalizioni politiche

Coalizione di centro-sinistra:

Pierluigi Bersani (candidato premier) Partito Democratico, Sinistra Ecologia Libertà (Nichi Vendola), PSI (Riccardo Nencini), Centro Democratico (Bruno Tabacci), altri.

Coalizione di centro-destra:

Silvio Berlusconi (capo della coalizione, non aspirerebbe alla presidenza del Consiglio il cui candidato sarebbe Angelino Alfano) Il Popolo della Libertà, Lega Nord (Giulio Tremonti), La Destra (Storace), Fratelli d’Italia – Centrodestra Nazionale (Meloni, Crosetto e La Russa), Grande Sud, altri.

Coalizione di centro:

Mario Monti (candidato premier) – Scelta civica con Monti per l’Italia, UDC (Casini), Futuro e Libertà (Fini).

 

Beppe Grillo (portavoce M5Stelle)MoVimento Cinque Stelle.

Oscar Giannino (dimissionario dalla presidenza di FID per lo “scandalo” del falso master, rimane candidato premier) – Fare per Fermare il declino.

Antonio Ingroia (candidato premier) – Rivoluzione Civile.



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