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Grecia: abbandono di minori drammatica conseguenza della crisi

di Federica Federico

25 Febbraio 2013

Le ultime foto virali di Atene in fiamme Le ultime foto virali di Atene in fiamme risalgono ad ottobre. Da allora sullo choc della violenza scatenata dalla crisi economica ad Atene la stampa più esposta ha volutamente frenato le notizie, l’effetto di Atene in rivolta si è riverberato a livello internazionale, ha seminato il panico in un Europa economicamente instabile e ha significato un’ancora maggiore contrazione dei consumi.

C’è da chiedersi se il perseguito silenzio su questa Grecia di lacrime e sangue non dipenda anche da un’esplicita esigenza politica pure nostrana.

Le ultime foto virali di Atene in fiamme

Le elezioni che si stanno svolgendo nel nostro Paese pretendevano fose una calma apparente che viene però minata dalla rete?

Ed è proprio dalla rete che arrivano due notizie choc ma poco dibattute in televisione e scarsamente argomentate dalle testate giornalistiche: in Grecia mancano i farmaci e cresce costantemente il numero dei minori abbandonati.

Non ci sono più medicinali sugli scaffali delle farmacie greche e, cosa certo ancor più grave, le famiglie non possono più prendersi cura dei loro bambini perciò li abbandonano affamati, spaventati e vinti dalla miseria.

Atene fregiata dallo sfarzo della sua storia millenaria, ricca d’una cultura antica il cui vanto dovrebbe gonfiare il cuore di tutta l’Europa e dell’intero mondo, ora sta morendo lentamente.Le ultime foto virali di Atene in fiamme

  • La comunità europea nacque col nobile intento di incorniciare la storia di un complesso di paesi diversi, il quadro in cui le differenti identità culturali dipingevano il loro futuro doveva essere armonico e non conflittuale. La crisi economica avrebbe preteso una più efficace compartecipazione economica, oggettivamente e contrariamente ad ogni costrutto teorico la crisi ha invece messo in luce le falle della moneta unica, ha caratterizzato le differenze e marcato le distanze culturali.

La Grecia oggi è sola in un’Europa ancora poco “unica”, per non dire poco unita.

Del resto il danaro è da sempre il motore del mondo e forse sin dalla costituzione della moneta unica si sarebbe dovuto riflettere sul peso delle micro economie nelle dinamiche sociali.

Oggi mancano i soldi, in Grecia la mancanza di danaro sta letteralmente distruggendo la borghesia medio bassa e la povertà tocca livelli inimmaginabili.

Gli scaffali delle farmacie sono vuoti! Il Governo impone sui farmaci prezzi di vendita bassi eLe ultime foto virali di Atene in fiamme giustifica questa scelta invocando la crisi economica ma il risultato è funesto: le case farmaceutiche non riforniscono gli spacci greci perché il guadagno che ne trarrebbero sarebbe troppo irrisorio (considerando anche il rischio della mancata vendita o del mancato pagamento delle derrate farmaceutiche, pericoli vivi in un paese affamato).

Mina Mavrou è una farmacista Greca, la sua farmacia è sita in un sobborgo di Atene, la donna ha dichiarato alla stampa che trascorre ore e ore ogni giorno supplicando le case farmaceutiche, i grossisti e i colleghi di dare la caccia ai farmaci per i clienti, soprattutto i salvavita.

Non si trovano gli inalatori per l’asma, chiunque ha un bambino asmatico o ha avuto la sventura di assistere ad una crisi d’asma sa bene cosa significhi non poter respirare, ciò senza considerare l’alto rischio per la salute umana.

Inoltre per ottenere scorte farmaceutiche i farmacisti spesso devono pagare il conto in anticipo, questo non sempre è possibile o quanto meno non lo è più considerato il brutale avanzamento della crisi economica.

In Grecia i pazienti semplicemente devono fare a meno di ammalarsi (ciò per non dire che debbono sperare di non morire per l’impossibilità di curarsi).

Dunque c’è un allarme salute pubblica in Grecia di cui nessuno osa parlare!

Non si parla neanche dello sconvolgente allarme abbandono: nella Grecia del post-crac finanziario le madri abbandonano i figli grecia bambiniperché non possono sfamarli, curarli e crescerli.

Non si cresce di solo amore, si cresce col cibo, con le medicine quando servono, si cresce dormendo in un letto caldo e facendo la doccia alla sera, si cresce sotto un tetto sicuro …

… e l’amore da solo non produce queste opportunità materiali indispensabili per il corretto sviluppo di un minore.

La BBC ha documentato il dramma degli abbandonati, i figli che le famiglie non possono crescere: madri anonime e disperate lasciano i loro figli dinnanzi alle porte degli istituti religiosi e lo fanno nella speranza di salvarli da un destino infame.

Il mondo tace o tenta di salvare il salvabile?

  • L’emittente televisiva BBC col suo reportage ha dato voce a padre Antonios, un giovane sacerdote della chiesa Ortodossa impegnato nell’assistenza ai bambini abbandonati.padre Antonios

Va denunciato il dolore dell’abbandono e insieme va vinta l’indifferenza del mondo, questo è il messaggio che deve essere condiviso e diffuso.

Lasciare un figlio significa lasciare la vita, abbandonare il futuro per cui l’esistenza correva verso il domani, significa non avere più speranze, prospettive, aspettative e vuol dire aver smarrito il senso della vita.

padre AntoniosL’abbandono dei minori che in Grecia sta divenendo un fenomeno choc è il tentativo estremo di salvare il futuro di un Paese, di sottrarre i figli alla sofferenza che il mondo sta fingendo di non potere affrontare.

È certamente necessario un esame etico dell’economia mondiale e una considerazione morale della politica europea diviene oggi, dinnanzi alle vergogne della Grecia, un obbligo di tutti.

Nessuno più può ignorere queste scomode verità!

 

Fonti:

Mail Online: www.dailymail.co

http://www.bbc.co.uk/news/magazine-16472310

 



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